Barnes, George S.
Direttore della fotografia statunitense, nato in California il 16 ottobre 1892 e morto a Los Angeles il 30 maggio 1953. Prolifico artigiano, autore di raffinate immagini in bianco e nero, fu particolarmente apprezzato per i contrasti drammatici della sua fotografia che utilizzò per molti thriller psicologici, a cominciare da alcuni capolavori hitchcockiani, come il calligrafico Rebecca (1940; Rebecca, la prima moglie), per il quale ottenne un meritato Oscar nel 1941, o Spellbound (1945; Io ti salverò), che nel 1946 gli procurò una delle sei nominations della sua carriera. Coinvolto in produzioni importanti, frequentò i generi più disparati, girando molti musical e molti mélo, alcuni western e affermandosi anche come fotografo di star.Intrapresa la carriera di operatore presso la società di Thomas Ince, avviò sin dal 1918 un'intensa collaborazione con Fred Niblo, uno dei cineasti più attenti ai valori figurativi. Negli anni Venti lavorò anche con King Vidor, George Fitzmaurice, Raoul Walsh e Henry King. Uno dei suoi film più ispirati di questo periodo resta The eagle (1925; L'aquila nera) diretto da Clarence Brown. Nel maggio del 1929, alla prima edizione dell'Oscar, B. risultò il candidato con più film in concorso, Devil dancer (1927; La danzatrice degli dei) di Niblo, The magic flame (1927; Arlecchino re) di King e Sadie Thompson (1928; Tristana e la maschera) di Walsh. Negli anni Quaranta illuminò i suoi film più significativi, da Meet John Doe (1941; Arriva John Doe) di Frank Capra a That uncertain feeling (1941; Quell'incerto sentimento) di Ernst Lubitsch, da Jane Eyre (1944; La porta proibita) di Robert Stevenson a None but the lonely heart (1944; Il ribelle) di Clifford Odets, fino a The emperor waltz (1948; Il valzer dell'imperatore) di Billy Wilder e, soprattutto, al cupo poliziesco Force of evil (1948; Le forze del male) di Abraham Polonsky. Insieme a Nicholas Musuraca fu il grande interprete del bianco e nero alla RKO e soltanto negli ultimi anni della sua vita si avvicinò al Technicolor, ottenendo due candidature all'Oscar per la fotografia a colori con The Spanish main (1945; Nel mar dei Caraibi) di Frank Borzage e con il kolossal in costume Samson and Delilah (1949; Sansone e Dalila) di Cecil B. DeMille. Quest'ultimo gli affidò anche le immagini di The greatest show on Earth (1952; Il più grande spettacolo del mondo), premiato con un Golden Globe per la migliore fotografia a colori. Morì poco dopo aver girato il suo unico film di fantascienza, The war of the worlds (1953; La guerra dei mondi) di Byron Haskin. Tra gli altri registi con i quali collaborò, da ricordare Michael Curtiz, Allan Dwan, Leo McCarey, Robert Siodmak, Lewis Milestone, Mervyn LeRoy, Joseph Losey, George Stevens.