SANTAYANA, George
Filosofo e poeta di lingua inglese, nato a Madrid il 16 dicembre 1863. Trasferitosi negli Stati Uniti nel 1872, si laureò alla Harvard University nel 1886; studiò poi due anni a Berlino e dal 1889 al 1911 è stato professore di storia della filosofia alla stessa Harvard University. Rimasto latino nel pensiero e nei gusti, ingegno non privo d'ironia e buon dialettico, il S. ha preso, in pieno pragmatismo, la difesa dello spirito, contrapponendo tendenze umanistiche a quelle più accentuatamente trascendentali della filosofia tedesca e subordinando la pratica all'estetica. Nonostante la sua lunga carriera didattica, ha saputo conservarsi tra i critici indipendenti e ha scritto in uno stile ammirato dagli stessi Americani non solo nella prosa espositiva, ma anche nelle sue poesie, tra le quali sono specialmente notevoli i sonetti. Da alcuni anni vive in Inghilterra.
Opere: Filosofiche: The Sense of Beauty, being the outli nes of aesthetic theory (1896); Interpretations of Poetry and Religion (1900); The Life of Reason (in 5 volumi, 1905-6); Three Philosophical Poets: Lucretius, Dante and Goethe (1910); Winds of Doctrine (1913); Egotism in German Philosophy (1916); Little Essays (1920); Character and Opinion in the United States (1920); Soliloquies in England and Later Soliloquies (1922); Scepticism and Animal Faith, Introduction to a System of Philosophy (1923); Dialogues in Limbo (1925); Platonism and the Spiritual Life (1927); The Realm of Essence (1928); The Realm of Matter (1930); The Genteel Tradition at Bay (1931); Some Turns of Thought in Modern Philosophy (1933). Poetiche: Sonnets and other verses (1894); Lucifer, a theological tragedy (1898); The Hermit of Carmel and other poems (1911); Poems (scelti e riveduti dal S., 1923).
Bibl.: H. W. Cook, Our Poets of Today, New York 1918; J. B. Priestley, Figures in Modern Literature, ivi 1924; L. Untermeyer, American Poetry since 1900, ivi 1923; C. Van Doren, Many Minds, ivi 1924; B. Weirick, From Whitman to Sandburg in American Poetry, ivi 1924.