STUBBS, George
Pittore, nato a Liverpool il 24 agosto 1724, morto a Londra il 10 luglio 1806. Verso il 1744 lasciò la sua città nativa e lavorò come pittore di ritratti a Wigan, Leeds e finalmente a York, dove studiò anatomia e fece conferenze su tale argomento. Nel 1754, con l'aiuto di amici e protettori, fu in grado di visitare Roma e anche, a quanto si dice, il Marocco, ma professò di volere imparare soltanto dalla natura. Tornato in patria, passò più di un anno (1756) in solitudine nel Lincolnshire, sezionando cavalli e studiandone l'anatomia. Il risultato di tale lavoro, con sue incisioni all'acquaforte, apparve nel 1766 e fu assai apprezzato.
Pittore di cavalli da corsa, in tale genere si acquistò grande fama, ma dipinse anche altri animali, e ritratti equestri, paesaggi con figure e altri soggetti. Fu anche l'iniziatore di un sistema di pittura a smalto su vasta scala su placche di ceramica preparate per lui da Wedgwood, ma non ebbe in ciò il successo che si era aspettato. Esemplari di quest'arte sono nella Lever Art Gallery di Port Sunlight. Le migliori sue pitture sono in collezioni private: al castello di Windsor, a Brocklesby (Conte di Yarborough), a Wentworth Woodhouse (Conte Fitzwilliam), ad Eaton Hall (duca di Westminster) e nella collezione di sir Walter Gilbey. Egli è pure rappresentato nella Tate Gallery, nella National Gallery e nel Victoria and Albert Museum.
Preciso, coscienzioso nel disegno, ha un colorito brillante ma rispondente al soggetto e una propria personalità; il suo comporre serrato e ingenuo contrasta con la libertà dello stile rococò dei contemporanei come Gainsborough.
Bibl.: Memoirs of Thomas Dodd, William Upcott and George Stubbs, R. A., Liverpool 1879; W. C. Monkhouse, in Dict. of National Biography, XIX, Londra 1917; W. Shaw Sparrow, G. S. and Ben Marshall, ivi 1929.