Regista, drammaturgo e scrittore ungherese in lingua tedesca (Budapest 1914 - Berlino 2007). Emigrato a Londra nel 1936, poi a lungo negli USA, dal 1971 ha operato in area culturale tedesca, specie come innovativo regista teatrale. I suoi drammi per il teatro, amari e ironici (Cannibals, 1968, in ingl., su Auschwitz; Pinkville, 1970, contro la guerra del Vietnam; Sigmunds Freude, 1975; Mutters Courage, 1979; Mein Kampf. Farce, 1987, su Hitler; Nathans Tod, 1991; Der Grossinquisitor, 1993), sono ispirati, come anche la sua narrativa (Meine Kämpfe, 1986; Betrachtungen über das Feigenblatt. Ein Handbuch für Verliebte und Verrückte, 1991), da disumanizzanti conflitti contemporanei. Tra i lavori successivi sono da ricordare: Die Massenmörderin und ihre Freunde (1995); Die Ballade vom Wiener Schnitzel (1996); Die letzte Nacht im September (1997); Die Brecht-Akte (1999).