TĂTĂRESCU, George
Uomo politico e letterato romeno, nato a Craiova nel 1886. Laureato in lettere all'università di Parigi, scrisse di critica letteraria e per il teatro (dramma L'uragano) e di politica. Deputato per il Partito liberale dal 1919, fu sottosegretario dell'Interno nel gabinetto Brătianu (1923-26) e nel successivo gabinetto nazionale-liberale (1927-28). Segretario, dal 1931, del Partito nazionale-liberale, ministro del Commercio nei gabinetti I. G. Duca e C. Angelescu (1933-34), fu presidente del Consiglio dal 5 gennaio 1934 al 27 dicembre 1937, attraverso quattro rimaneggiamenti. Tra il 10 febbraio e il 30 marzo 1938 fu ministro degli Esteri nel gabinetto presieduto dal patriarca Miron Cristea; tra l'aprile e il settembre 1939 fu ambasciatore a Parigi. Presidente del consiglio dal 24 novembre 1939 al 4 luglio 1940, in seguito alla cessione della Bessarabia e della Bucovina settentrionale all'URSS (28 giugno 1940), il 1° luglio rinunciò alle garanzie dell'Inghilterra e della Francia del 13 aprile 1939. Dopo il 23 agosto 1944 fu ministro degli Esteri nei gabinetti Sănătescu, Rădescu, Groza, sostenendo un indirizzo politico differente da quello del suo partito liberale e di I. Maniu. Il 10 febbraio 1947 firmò il trattato di pace di Parigi. In occasione del processo Maniu, cadde in disgrazia e, accusato di doppio gioco, fu sostituito il 7 novembre 1947 da Ana Pauker.
Bibl.: G. Tătărescu, La Roumanie et la deuxième Guerre mondiale, in Dictionn. Diplomatique, IV, p. 967; id., Le traité de paix du 10 février 1947, ibid., p. 968; N. P. Comnène, Roumanie (Republique de), ibid., p. 963; id., Diplomatie roumanie de 1938 à 1940, ibid., pp. 964-67; Gr. Gafencu, Preliminari di guerra all'est, traduzione italiana, Milano 1946; id., Ultimi giorni dell'Europa, traduzione italiana, Milano 1946; id., Ultimi giorni dell'Europa, traduzione italiana, ivi 1947.