Biochimico (New York 1906 - Cambridge, Mass., 1997). Dopo una breve ma intensa attività di ricerca (1932-34) al Kaiser Wilhelm Institut di Berlino e alle univ. di Heidelberg e di Zurigo, fu prof. di biologia (1948) alla Harvard University. Premio Nobel nel 1967 per la medicina o la fisiologia assieme a R. A. Granit e a H. K. Hartline, per le scoperte sui processi biochimici della visione. W. ha concentrato le sue ricerche sui processi biochimici della retina: ha dimostrato la presenza in essa della vitamina A, ha isolato il pigmento fotosensibile dei coni (iodopsina) e con metodi spettrofotometrici ha individuato le varie tappe dei processi biochimici connessi con l'attivazione dei recettori visivi (ciclo fotochimico della retina o ciclo di W.). Dai suoi studî è emersa la sostanziale uniformità di struttura e di comportamento, durante l'assorbimento della luce, della rodopsina e dei tre tipi di iodopsina, e che un cambiamento di conformazione del retinene (che passa da una struttura "11-cis" a una struttura "tutto trans") ne determina il distacco della proteina opsina esponendola all'azione della luce. Questo meccanismo, detto di fotoisomerizzazione, ha un significato biologico generale, svolgendosi anche nei processi fisiologici fotocontrollati del mondo vegetale.