Bush, George Walker
Politico statunitense (n. New Haven, Connecticut, 1946). Figlio di George Herbert Walker, entrò in politica nel 1987 collaborando alla campagna presidenziale del padre. Governatore del Texas (eletto nel 1994 e nel 1998), nel 1999 si candidò alla presidenza con una campagna incentrata su obiettivi di riduzione fiscale, limitazione del welfare, potenziamento della scuola pubblica e della difesa, nel quadro di un richiamo morale di forte impronta religiosa. Divenne il 43° presidente degli USA, sconfiggendo il rivale A. Gore in una controversa elezione, contestata per irregolarità e risolta da una sentenza della Corte suprema. Insediatosi alla Casa Bianca (genn. 2001), tra le prime iniziative sospese, in nome degli interessi nazionali minacciati dalla recessione economica, l’attuazione di una serie di misure di protezione ambientale e ritirò gli USA dal protocollo di Kyoto. Dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 a New York e a Washington, l’obiettivo prioritario della sua presidenza divenne la lotta al terrorismo: rientrano in questo quadro la guerra portata in Afghanistan da una coalizione militare internazionale guidata dagli USA nello stesso anno e l’operazione Iraqi freedom mossa contro il regime di S. Husain in Iraq nel 2003. Tale guerra, criticata da una parte della comunità internazionale, suscitò crescenti dissensi anche negli USA. Ciò non impedì a B. di ottenere un secondo mandato nel 2004, vincendo nettamente sul democratico J. Kerry. L’esito molto discusso della campagna in Iraq provocò tuttavia, nelle elezioni di metà mandato del nov. 2006, la sconfitta dei repubblicani, che dopo 12 anni persero la maggioranza sia alla Camera dei rappresentanti sia al Senato; agli insuccessi in politica estera si aggiunse all’interno del Paese un pesante quadro di instabilità economica, aggravata dalla crisi dei mutui immobiliari (subprime) clamorosamente esplosa nell’ag. 2007. Il calo di popolarità della politica e dell’operato di B. è stato confermato dall’elezione, nel nov. 2008, del democratico B. Obama, che ha sconfitto il candidato repubblicano J. McCain.