BATAILLE, Georges
Scrittore francese, nato a Billom (Puyde-Dôme) nel 1897, morto a Parigi nel 1962. Dopo l'adesione iniziale al surrealismo (da cui si allontana, giudicandolo "bassamente idealista"), B. comincia la descrizione della sua "esperienza mistica senza Dio" in una produzione multiforme, caratterizzata dalla volontà di raggiungere quei casi limite in cui gli opposti trovano una loro fusione: il dolore e la gioia, l'estasi erotica e l'estasi mistica, la morte e la vita; eccessi che permettono all'uomo di superare le frontiere che la sua condizione gl'impone al fine di gustare quell'"impossibile" che richiama e rifiuta la morte. Direttore di riviste (Documents, dal 1929 al 1930; Acéphale, dal 1936 al 1937; Critique, creata nel 1946), B. è autore di saggi: La part maudite (1949), La littérature et le mal (1957), in cui la concezione del Bene e del Male si capovolge: "vivere" il Male e rifiutare il Bene è la condizione stessa della libertà; l'espressione più acuta di questa "trasgressione cosciente" è, per B., la letteratura, e L'Érotisme (1957) che doveva costituire la conclusione della Somme athéologique (L'expérience intérieure, 1943; Le coupable, 1944; Sur Nietzsche, 1945). Il gusto dell'impossibile e l'erotismo sono anche alla base dei romanzi di B.: Histoire de l'øil (1928), Le bleu du ciel (1932), Madame Edwarda (1941), L'impossible (1947), L'Abbé C (1950), Ma mère (1966).
Bibl.: M. Blanchot, Le jeu de la pensée, in Critique, nn. 195-196, 1963; D. Hollier, Le matérialisme dualiste de Georges Bataille, in Tel Quel, n. 25, 1963; P. Klossowski, Le simulacre dans la communication de Georges Bataille, in Critique, nn. 195-196, 1963; R. Barthes, Essais critiques, Parigi 1964; J. Derrida, L'Écriture et la différence, ivi 1967; M. Pleynet, L'enseignement de la peinture, ivi 1971; J. Chatain, Georges Bataille, ivi 1973.