CADOUDAL, Georges
Nato nel 1773 a Keréano, presso Auray, morto, sulla ghigliottina, a Parigi, nel 1804. Uno dei più intraprendenti e pericolosi fra i capi del realismo antirivoluzionario, di statura erculea e di formidabile audacia. Fece le sue prime prove distinguendosi al seguito dello Stofflet, nell'esercito vandeano del 1793. La disfatta subita dai vandeani lo costrinse a fuggire nel Morbihan, ove organizzò nuove bande di ribelli. Arrestato e rinchiuso in Brest, riuscì ad evadere. Verso la fine del'94 apparve nella Bassa Bretagna, come uno dei capi più popolari della cosiddetta chouannerie. Nel luglio del 1795 prese parte alla disgraziata impresa anglo-realista di Quiberon, il cui fallimento lo indusse, l'anno dopo, a sottomettersi alla vittoriosa repubblica. Ma fu sottomissione apparente e C. continuò a cospirare. Nella seconda metà del'99 fomentò una nuova insurrezione di chouans in Bretagna. Ma, disperse le sue bande, il 25 gennaio 1800, dal generale Brune, a Grandchamps, dovette deporre le armi. Condotto a Parigi, ebbe, nel febbraio, un lungo colloquio con il primo console, che tentò invano di guadagnarlo con lusinghe e promesse alla sua causa. Passò, invece, irriducibile, in Inghilterra a riprendervi, in intimo contatto con il conte di Artois, che lo nominò luogotenente generale, la sua attività di cospiratore. Pochi mesi dopo, era di nuovo in Bretagna, e organizzava di là, per mezzo di suoi agenti a Parigi, l'attentato della macchina infernale contro il primo console (24 dicembre 1800), che condusse al patibolo il principale esecutore, Saint-Rejant.
Sottrattosi all'arresto con una nuova fuga in Inghilterra, riprese colà a complottare, ideando il famoso progetto di rapimento del primo console. Per attuarlo, verso la fine di agosto 1803, sbarcava in Normandia e riusciva a nascondersi a Parigi. Ma la congiura, in cui furono implicati i generali Pichegru e Moreau e che doveva costare la vita all'innocente duca d'Enghien, fu sventata dalla polizia. Dopo varî mesi di affannose ricerche, questa pervenne a mettere le mani su di lui, dopo una disperata e cruenta resistenza, il 9 marzo 1804. Fu condannato a morte con undici complici. Aveva 31 anni.
Bibl.: G. Cadoual, G.C. et la Chouannerie, Parigi 1887; G. Stévenin e A. Hubert, G.C., Parigi 1912.