MICHEL, Georges
Pittore, nato il 12 gennaio 1763 a Parigi, dove morì il 17 giugno 1843. Allievo del Leduc, aderì con entusiasmo alla rivoluzione ma non ne trasse benefici materiali, perché visse sempre poveramente, vendendo al negoziante Lebrun copie e imitazioni del Ruisdael, dipingendo i fondi di paesaggio nei quadri di genere di Y.-L. Demarne, I.F.J. Swebach, N.A. Taunay. Nella sua prima maniera si rivela ancora la preoccupazione di comporre secondo il gusto del sec. XVIII, le opere degli ultimi anni sono invece d'una tecnica molto più larga, nella quale si sente l'influsso di Rembrandt. La gamma dei colori è volontariamente limitata. Il M. seppe dare una rara espressività ai paesaggi brulli di Belleville, di Montmartre e di Saint-Denis. Nella storia del paesaggio francese segna una tappa importante come quella che Old Crome segnò per l'Inghilterra.
Bibl.: A. Sensier, Études sur G.M., Parigi 1873; P. Dorbec, L'art du paysage en France à la fin du XVIIIe siècle et à la fin du second empire, Parigi 1925; L. Larguier, G.M. (Les petits maîtres franç.), Parigi 1927; R. Bouyer, G.M. (Petits maîtres oubliés), in Gaz. des Beaux-Arts, 1897, II, pp. 303-313; id., in Revue de l'art ancien et moderne, LI (1927), p. 237 segg.; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIV, Lipsia 1930.