Scrittore belga di lingua francese (Tournai 1855 - Parigi 1898). Stabilitosi a Parigi nel 1877, dopo alcune raccolte di versi d'ispirazione parnassiana (Le foyer et les champs, 1878; La mer élégante, 1881; L'hiver mondain, 1884; La jeunesse blanche, 1886) risentì fortemente l'influenza dei simbolisti, dai quali derivò una maniera di poetare ricca di toni elegiaci e dolenti (Le règne du silence, 1891; Le voyage dans les yeux, 1893; Les vies encloses, 1896; Le miroir du ciel natal, 1898), che fornì spunti a M. Maeterlinck e ai crepuscolari italiani. Come gran parte della sua poesia, la narrativa di R. ha come sfondo e motivo d'ispirazione il paesaggio delle Fiandre, tanto nel suo romanzo più noto, Bruges-la-morte (1892), che coglie l'atmosfera incantata e malinconica della città, quanto nei successivi La vocation (1895) e Le carrillonneur (1897). R. scrisse anche l'atto unico in versi Le voile (1894) e i racconti di La rouet des brumes (post., 1900).