SIMENON, Georges
Romanziere belga di lingua francese, nato a Liegi il 12 febbraio 1903. Giornalista alla Gazette de Liège, esordì giovanissimo con i romanzi di costume Au front des arches (1920) e Les fiançailles de M. Hire (1922). Successivamente si dedicò soprattutto al genere poliziesco, nel quale divenne il più celebre ed il più letto degli scrittori non anglosassoni.
I suoi libri sono ormai più di 150. Vi figurano personaggi di ogni ceto ed ambiente. Degni di nota Les Pitard (1933), L'homme qui regardait passer les trains (1936), Pedigree (1943), La neige était sale (1948), Le résident (1958); nonché alcuni del vasto ciclo del commissario Maigret: Chez les Flamands (1931), Liberty Bar (1933), L'Affaire Saint-Fiacre (1957). La formula del "giallo" e la rapidità della stesura sono sostenute da finezza di notazioni psicologiche e da grande abilità combinatoria, pur dando luogo a un'andatura narrativa affrettata. Alcuni romanzi sono acuti studî di ambiente e di anime torbide e stagnanti.
Bibl.: A. Parinaud, Connaissance de G. S., Parigi 1957.