Sorel, Georges
Scrittore politico francese (Cherbourg, Manche, 1847-Boulogne-sur-Seine, Hauts-de-Seine, 1922). Ingegnere civile, dopo essersi ritirato dalla professione (1892) svolse un’intensa attività di scrittore, occupandosi di filosofia, storia, scienze sociali e politica. Dopo aver aderito al marxismo (1893-97), partecipò al dibattito sulla revisione della dottrina di Marx ed Engels dando un’interpretazione volontaristica e antipositivistica del socialismo. Sempre più critico verso i partiti socialisti e le loro tendenze parlamentari e riformistiche, S. compì (1905-08) un tentativo per recuperare la sostanza rivoluzionaria del socialismo, fuori della cultura positivistica della socialdemocrazia europea. Individuando nella guerra di classe il nucleo vitale del socialismo, divenne sostenitore del sindacalismo rivoluzionario ponendo al vertice dei miti rivoluzionari lo «sciopero generale», inteso come strumento di educazione e di lotta (Réflexions sur la violence, 1908). Ormai estraniatosi dal socialismo ufficiale, S. cercò nuove vie di azione rivoluzionaria, accostandosi all’Action française e collaborando alla rivista nazionalista L’indépendance (1911-13). Allo scoppio della Prima guerra mondiale si ritirò dalla vita politica per dedicarsi agli studi filosofici.