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THEUNIS, Georges

di François L. Ganshof. - Enciclopedia Italiana (1937)
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THEUNIS, Georges

François L. Ganshof.

Uomo politico belga, nato il 28 febbraio 1873 a Montegnée (provincia di Liegi). Ufficiale di artiglieria fino al 1897, entrò, in seguito, nelle industrie elettriche e divenne uno dei dirigenti del gruppo Empain. Rientrò nell'esercito nel 1914 ed ebbe parte essenziale nell'organizzazione del vettovagliamento dell'armata belga; alla fine della guerra, aveva raggiunto il grado di luogotenente-colonnello. Nominato rappresentante per il Belgio nella Commissione delle riparazioni nel 1919, lasciò l'incarico nel 1920 per divenire ministro delle Finanze nel ministero Carton de Wiart. Nel 1921 fu nominato primo ministro e rimase al potere fino al 1925, sostenuto da una coalizione dei partiti cattolico e liberale. Attese al faticoso compito di provvedere alla ricostruzione dei territorî devastati dalla guerra e al regolamento internazio1iale delle riparazioni dei danni di guerra da parte della Germania. Esplicò segnatamente una parte decisiva alla conferenza di Londra del 1924, nella quale fu adottato il "piano Dawes". Dopo le elezioni del 1925 si ritirò e fu nominato ministro di stato. Fece parte del senato per qualche anno. Negli affari ai quali si consacrò ormai nuovamente, il Th. occupò un posto eminente, che gli valse, dal 1929 al 1931, la presidenza della Camera di commercio internazionale. Accettò di rappresentare il Belgio alla Conferenza economica internazionale di Ginevra, della quale fu presidente nel 1927; i suoi energici sforzi per aumentare la libertà degli scambî internazionali furono vani. Ministro della Difesa nazionale per qualche mese nel 1933, nel gabinetto de Broqueville, riprese il potere il 19 novembre 1934 alla testa di un ministero di coalizione cattolico-liberale. Nonostante una forte opposizione socialista, si sforzò di realizzare una politica il cui scopo era quello di mantenere la moneta alla sua parità aurea e di restaurare, mediante la deflazione, l'economia nazionale e la pubblica finanza, scosse entrambe dalla crisi economica internazionale. Ma non vi riuscì e diede le dimissioni il 19 marzo 1935

Bibl.: La Belgique active, I, Bruxelles 1931; C. Gutt, Pourquoi le franc belge est tombé, ivi 1935; F. Baudhuin, La déval. du franc belge, ivi 1935.

Vedi anche
Hubert Pierlot Pierlot ‹pierló›, Hubert. - Uomo politico belga (Cugnon 1883 - Bruxelles 1963), senatore (1926), presidente (1935) dell'Unione cattolica, ministro dell'Interno (1934-35) e dell'Agricoltura (1936-38); divenuto primo ministro (1939), restò alla direzione della politica belga fino all'occupazione tedesca, ... Leopòldo II re del Belgio Leopòldo II re del Belgio. - Figlio (Bruxelles 1835 - Laeken 1909) di Leopoldo I e di Luisa d'Orléans. Succeduto al padre nel 1865, durante la guerra franco-prussiana promosse energicamente misure militari per la salvaguardia della neutralità belga. Cercò di frenare le intemperanze del partito cattolico, ... Albèrto I re dei Belgi Albèrto I re dei Belgi. - Secondo figlio maschio (Bruxelles 1875 - Marche-les-Dames, Namur, 1934) di Filippo conte di Fiandra e di Maria di Hohenzollern-Sigmaringen; divenuto principe ereditario nel 1905 per la morte del padre e del fratello primogenito, succedette nel dic. 1909 allo zio Leopoldo II. ... Luigi Filippo re dei Francesi Luigi Filippo (fr. Louis-Philippe) re dei Francesi. - Figlio (Parigi 1773 - Claremont, Surrey, 1850) di Luigi Filippo Giuseppe duca d'Orléans (detto Égalité) e di Luisa di Borbone. Fu dapprima favorevole alla Rivoluzione francese, ma in seguito scelse di abbandonare la Francia (1793) e assunse il titolo ...
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