Scultore e pittore (Anversa 1886 - Parigi 1965). Studiò all'Accademia di Anversa; durante la prima guerra mondiale, internato in Olanda, conobbe T. van Doesburg. Nel 1917 sottoscrisse il manifesto di De Stijl, collaborò alla rivista del movimento e produsse una serie di pitture e sculture secondo i principî neoplastici che, pur con l'introduzione dell'intero spettro cromatico, continueranno a segnare le sue opere. Nel 1921 si stabilì a Mentone quindi, dal 1928, a Parigi dove svolse un ruolo di primo piano nell'ambito dei movimenti Cercle et Carré e Abstraction-Création. V. continuò la sua ricerca realizzando sculture in legno, nichel e ferro, definite da espressioni matematiche, e introducendo, dapprima nei dipinti (1938) poi anche nelle sculture (1945), la linea curva. Le sue ultime opere sono realizzazioni in plexiglas dai colori vivaci, a volte con elementi mobili, in cui è evidente la volontà di superare i limiti delle tre dimensioni. Lasciò tutte le sue opere a M. Bill. Oltre ad articoli su De Stijl e Abstraction-Création, art non figuratif, pubblicò l'Art et son avenir (1924) e Paintings, Sculptures, Reflections (1948).