Patriota e scrittore bulgaro (Kotel, Dobrugia, 1821 - Bucarest 1867); partecipò attivamente alla lotta contro il dominio turco. Condannato a morte per aver organizzato una rivolta armata durante la guerra di Crimea (1853-56), riparò all'estero ove si impegnò nella propaganda in favore della causa nazionale bulgara. La sua opera più famosa è il poema Gorski pătnik ("Il viandante della montagna", 1856), che nonostante gli evidenti difetti infiammò generazioni di Bulgari alla lotta per l'indipendenza. Pubblicò varî periodici, tra cui vanno ricordati in particolare Dunavski lebed ("Il cigno del Danubio"), che svolse un ruolo di grande importanza nella vita dell'emigrazione, e Bălgarska starina ("Antichità bulgara", 1865), di cui uscì un solo numero con suoi articoli di carattere storico-filologico, nei quali si fa largo e arbitrario uso dell'etimologia per giungere a intendere il passato attraverso le parole.