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gerarchia linneana

di Mauro Capocci - Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
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gerarchia linneana

Mauro Capocci

Metodo di classificazione introdotto a partire dal 1735 da Carl von Linné (italianizzato in Linneo). Prevede che sulla base di alcuni caratteri guida (Linneo scelse per le piante il sistema riproduttivo) si possano raggruppare gli organismi per similitudine, così da creare una gerarchia di insiemi via via più vasti. Le categorie tassonomiche create da Linneo erano in origine cinque: specie, genere, ordine, classe, regno. Per indicare in modo univoco la specie, inoltre, Linneo introdusse la cosiddetta nomenclatura binomiale. Ogni specie è identificata da due termini: il nome del genere seguito da un termine che è solitamente un aggettivo descrittivo (per es., Homo sapiens). Il sistema linneano si è diffuso rapidamente nel corso della seconda metà del XVIII sec. per la facilità di utilizzo e memorizzazione. Dopo Darwin, tuttavia, anche la gerarchia linneana ha assunto nuovi significati: i diversi taxa (raggruppamenti tassonomici) non sono infatti più solo suddivisioni convenzionali, ma possono rappresentare un vero insieme di specie correlate filogeneticamente. La gerarchia può dunque individuare anche relazioni evolutive reali tra diversi taxa, e non più solo entità arbitrarie. Le convenzioni introdotte da Linneo sono state modificate per meglio adattarsi alle successive necessità: il nome viene scritto sempre in corsivo, con il termine per il genere sempre maiuscolo e quello specifico sempre minuscolo; si può aggiungere un eventuale terzo termine per indicare varietà o razze. Si può inoltre indicare il nome dell’autore che ha dato il nome e l’anno di tale denominazione. Per convenzione, il punto di riferimento tassonomico è la decima edizione del Systema Naturae linneano del 1758. Sono state inoltre introdotte nuove categorie tassonomiche. Attualmente, quelle più utilizzate sono: Dominio, Regno, Phylum, Classe, Ordine, Genere, Specie. Sono tuttavia utilizzate numerose categorie intermedie: per es., tra Classe e Ordine possono essere presenti Sottoclasse, Infraclasse, Superordine. I domini, il livello più alto della gerarchia linneana, sono tre e raggruppano tutti gli organismi viventi: Bacteria, Archaea, Eukarya. Le diverse categorie sono comunque in continua revisione; negli ultimi anni è stata proposta, per es., una riduzione dei domini a due (Eukaryota e Prokariota).

→ Evoluzione

Vedi anche
superordine Nella classificazione biologica, categoria sistematica inserita tra la classe e l’ordine, istituita per aggregare ordini filogeneticamente affini. phylum Nella classificazione zoologica, vasto aggruppamento, che corrisponde a quello che gli zoologi italiani chiamano tipo. taxa Nelle scienze biologiche, le categorie sistematiche (taxon, al singolare) corrispondenti a entità, raggruppamenti ordinati degli esseri viventi. I taxa possono essere di qualsiasi livello gerarchico: in senso decrescente ricordiamo il phylum (o tipo), la classe, l'ordine, la famiglia, il genere e la ... infraclasse In biologia, categoria sistematica inferiore alla sottoclasse e superiore all’ordine (o al superordine, se esistente). Costituiscono esempi di infraclasse i taxa dei Metateri e degli Euteri tra i Mammiferi.
Categorie
  • MICROBIOLOGIA in Biologia
  • SISTEMATICA E BIOLOGIA DELL EVOLUZIONE in Biologia
  • SISTEMATICA E ZOONIMI in Zoologia
Vocabolario
gerarchìa
gerarchia gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
geràrchico
gerarchico geràrchico agg. [dal gr. ἱεραρχικός] (pl. m. -ci). – Di gerarchia, relativo alla gerarchia o basato sulla gerarchia: ordinamento, vincolo, rapporto g.; gradi g.; rispettare il principio g.; per via g., procedendo di ufficio in...
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