Scrittore belga di lingua nederlandese (Londerzeel, Brabante, 1898 - Anversa 1989). Studiò teologia e filosofia, ma si dedicò poi al giornalismo. Dopo l'esordio in poesia e alcune opere teatrali, si affermò con i romanzi d'impronta naturalistica Adelaïde (1929; trad. it. Il peccato di Adelaide, 1950), Eric (1931) e Carla (1933), poi raccolti nella trilogia De familie Roothooft ("La famiglia Roothooft", 1939), e soprattutto con Houtekiet (1939), potente esaltazione delle forze della natura. Nel 1940 abiurò la fede cattolica, esponendo le motivazioni del suo gesto nell'opuscolo Vaarwel, dan ("Allora, addio"). Il suo vitalismo trovò poi forma più composta nei romanzi successivi: Ons geluk ("La nostra felicità", 1946); Moeder ("Madre", 1950; trad. it. Il grande peccato, 1955); Zuster Virgilia (1951; trad. it. Suor Virgilia, 1978); Oproer in Congo ("Rivolta in Congo", 1953); Alter ego (1964). Fu anche autore di saggi (De culturele repressie "La repressione culturale", 1969) e opere per l'infanzia.