Teologo (1225 circa - 1272), magister nella facoltà teologica dell'univ. di Parigi (probabilmente dal 1254). Insieme a Guglielmo di St.-Amour, negli anni 1269-72 fu tra i campioni della lotta del clero secolare contro i privilegi degli ordini mendicanti; svolse la sua polemica negli scritti: Sermo in Circumcisione Domini; Tantum sibi praesumptionis; Quaestio disp. duplex; Exceptiones contra librum [di Tommaso di York] qui incipit: Manus quae contra omnipotentem; contro di lui scrissero s. Bonaventura, s. Tommaso d'Aquino e I. Peckham, e G. rispose con Replicationes e un Liber apologeticus.