GERARDO III il Grande, conte di Holstein
Appartenente alla casa dei conti di Schauenburg, nacque circa nel 1293 dal conte Enrico I della linea di Rendsburg. Dopo la morte di suo padre (1310) riuscì per primo a eliminare con astuzia e violenza alcuni rami della casata; solo la linea di Kiel, sotto il conte Giovanni III, conservò la sua indipendenza. Forte della base territoriale che si era assicurata in tal modo, G. fece il tentativo d'incorporare nei suoi dominî il ducato di Schleswig, che apparteneva per diritto al regno di Danimarca; e fu spinto a ciò dalle lotte fra gli Stati in Danimarca, dalla posizione stessa di quel ducato, che lo portava a essere un territorio di tipo tedesco, e anche da ragioni di parentela. Quando Cristoforo II di Danimarca (1319-26) avanzò le sue pretese alla tutela sul duca minorenne di Schleswig, Valdemaro V, figlio di una sorella di G., questi vi si oppose e si venne a una battaglia presso Schleswig, che costrinse il re a fuggire in Germania. G. fece allora eleggere re di Danimarca dagli Stati danesi suo nipote Valdemaro (Valdemaro III), ma se ne riserbò la tutela e fu così per alcuni anni il vero padrone della Danimarca. Nel 1326 costrinse il re a rilasciargli la Constitutio Waldemariana la cui clausola essenziale fu che il ducato di Schleswig non doveva mai essere unito sotto lo stesso principe insieme con la Danimarca: clausola che doveva servire nel sec. XIX di fondamento per il movimento di unione dello Schleswig con il Holstein. Alla dieta di Nyborg, nel 1326, lo Schleswig fu consegnato a G. come ducato ereditario. Ma G. non poté conservarlo a lungo; l'opposizione nazionale contro il dominio tedesco si era svegliata in Danimarca, e l'esule Cristoforo riebbe, con l'aiuto del re tedesco Lodovico IV, la corona per due anni (1330-32). G. dovette cedere di nuovo lo Schleswig a suo nipote, l'ex-re Valdemaro, pur seguitando a esercitare il potere effettivo. Dopo la morte di Cristoforo II e il conseguente interregno di otto anni, durante i quali il regno della Danimarca sembrava dovesse smembrarsi, G. allargò la sua sfera d'azione sulla parte continentale della Danimarca e nell'isola di Fionia. Ma il 1° aprile 1340 cadde vittima dell'attentato di un cavaliere dello Jütland, Nils Ebbesen. La fusione fra lo Schleswig e il Holstein aveva fatto rapidi progressi sotto G.: la nobiltà di Holstein si stabilì nel nord; la lingua tedesca fu introdotta nella cancelleria del duca di Schleswig.
Bibl.: G. Dahlmann, Geschichte von Dänemark, I, Amburgo 1840; W. Berblinger, Gerhard der Grosse von Holstein, Rendsburg 1881; K. Jansen, in Allg. deutsche Biographie, VIII (1878), pp. 738-40. Sulla Constitutio Waldemariana: Kr. Erslev, Den saakalde "Constitutio Waldemariana" af 1326, in Historisk Tidskrift, 6ª serie, VI (1895).