EECKHOUT, Gerbrand van den
Pittore, nato il 19 agosto 1621 ad Amsterdam, e ivi morto il 29 settembre 1674. Figlio di un orafo, entrò a 14 anni nello studio del Rembrandt e vi rimase per cinque anni. Durante il periodo più felice e prospero del grande maestro, l'E. fu il suo scolaro preferito, e si formò tanto alla sua maniera da diventarne seguace di grande talento. Buon esempio di questa dipendenza sono la Cena ad Emmaus nella Galleria nazionale di arte antica in Roma; e L'Angelo che appare a Gedeone (1647) nella Pinacoteca di Brera a Milano. L'E. era anche ottimo ritrattista, ma in questo genere la sua tecnica già intorno al 1650 si assottigliò, allontanandosi assai da quella del suo maestro.
Anche la fattura delle sue composizioni sacre diventa poi sempre più liscia e netta. Il colorito rimane armonioso, ma perde gradualmente l'ardore animato per cui le opere giovanili si distinguono La tavolozza si arricchisce di toni freddi e metallici che prima le mancavano. Capolavori sono ancora il Cacciatore biondo con due cani nel Museo di stato ad Amsterdam, Giacobbe che riceve la notizia della morte di Giuseppe, del 1658, già nella raccolta Jussupoff; Madre e figlia, del 1659, nella Galleria di Brunswick. Altre opere a Berlino, Brema, Copenaghen (Museo di stato e Gall. Moltke), Grenoble, Dresda, Monaco di Baviera, Oldenburg, Stoccolma.
Bibl.: R. Bangel, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, X, Lipsia 1914 (con la bibl. precedente); H. Schubert, E. und Savoldo, in Zeitschr. f. bild. Kunst, LXIV (1930-31), pp. 10-16.