GERGHI
In linguistica con il termine gergo si intende in primo luogo un linguaggio condiviso creato all’interno di un gruppo che quando comunica non vuole farsi capire all’esterno (come accade storicamente per il gergo della malavita).
Con il tempo alcuni termini gergali escono dall’ambito specifico in cui sono stati coniati ed entrano talvolta nell’uso comune
madama (‘polizia’, nel gergo della malavita)
sballo (‘effetto della droga’, nel gergo dei tossicodipendenti, passato al significato di ‘divertimento’ nella lingua comune)
Ma con gergo si indicano spesso anche tutti quei linguaggi creati all’interno di un gruppo con intenti diversi. Si parla ad esempio di gerghi professionali, per l’uso di termini o espressioni tipici di certi ambienti di lavoro
Segni di spondiloartrosi con riduzione dello spazio intersomatico (nel linguaggio settoriale della medicina)
o di gergo giovanile per la coniazione di termini all’interno di gruppi giovanili, con intento scherzoso e di aggregazione
truzzo (‘ragazzo goffo che non sa comportarsi e vestirsi’).