Gerico
Cittadina della Palestina (Cisgiordania), situata in una pianura ben irrigata a O del Giordano, non lontano dal punto in cui questo sfocia nel Mar Morto. L’antica G. è sulla collina artificiale detta Tell al-Sultan. Abitata fin dal Mesolitico (10.000 a.C.), nel Neolitico (6800 a.C. ca.) aveva già un impianto di tipo cittadino. Fra il 2000 e il 1750 a.C. la città fu circondata da muri di mattoni; fra il 1750 e il 1550 fu costruita una seconda muraglia che cingeva l’altura alla base e si raccordava alla sommità con scale. La città cananea di G. probabilmente cadde in mano agli israeliti nel 13° sec. a.C.; è attestata una ricostruzione a opera di Hiel il Betelita durante il regno di Acab (870 ca.), epoca in cui fiorì in G. una scuola profetica. Distrutta di nuovo dai babilonesi (587), fu ripopolata da ebrei di ritorno dall’esilio, ma in epoca ellenistica il luogo fu abbandonato e adibito a necropoli. In epoca romana Erode il Grande impiantò un nuovo centro a 3,5 km dall’attuale, edificando, fra l’altro, un ippodromo e un anfiteatro.