germanio
germànio [Lat. scient. Germanium, dal nome della Germania, datogli dallo scopritore, il chimico tedesco C. Winkler] [CHF] Elemento chimico, appartenente alla colonna b del IV gruppo, primo periodo (grande) del Sistema periodico degli elementi, di simb. Ge, numero atomico 32, peso atomico 72.60 e raggio atomico 1.22 Å, previsto da D.I. Mendeleev nel 1871 e isolato da Winkler nel 1886; se ne conoscono cinque isotopi stabili, con numero di massa 70 (abbond. relat. 21.24 %), 72 (27.66 %), 73 (7.72 %), 74 (35.94 %) e 76 (7.44 %), e vari isotopi instabili (v. App. I: VI 661 c). È diffuso come composto, per lo più in debole concentrazione, nei minerali di zinco, zolfo e nei carboni fossili; è un metallo bianco grigiastro, fragile, facilmente cristallizzabile, semiconduttore, con struttura cristallina simile a quella del diamante; non si ossida sotto 600 °C e non è attaccabile da acido fluoridico o cloridico: i sali alcalini fusi lo sciolgono rapidamente. Nei suoi composti il g. si comporta da bivalente e tetravalente.
Principali proprietà del germanio
Calore spec. [103 J kg-1 K-1] 0.32 (25 °C)
Condutt. term. [W m-1 K-1] 60.2 (25 °C)
Configurazione elettronica (Ar) 3d10 4s2 4p2
Energia di ionizzazione [eV] (I)7.90;(II)15.93
Entalpia di fusione [kJ kg-1] 478.55
Entropia [J K-1 mol-1] 31.08 (25 °C)
Massa volumica [103 kg m-3] 5.32 (25 °C)
Resistività elettr. [10-8 ž m] 17.4 (0 °C)
Sez. d'urto di assorb. per neutroni termici [barn atomo-1] 2.2
Struttura cristallina (298 K) cub. tipo diamante
(par. reticolari in Å) (a=5.65)
Suscett. magn. mol. [10-6 CGSem] -76.84 (20 °C)
Temperatura di ebollizione [K] 3103
Temperatura di fusione [K] 1210