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GERMANIO

di Guido Carobbi - Enciclopedia Italiana (1932)
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GERMANIO

Guido Carobbi

. Elemento chimico con simbolo Ge, numero atomico 32, peso atomico 72,60. Fu scoperto da C. Winkler nel 1886 nell'argirodite (solfuro di argento e germanio) e da lui isolato. Aston ha trovato i seguenti isotopi: 74, 72, 70, 73, 75, 76, 71, 77.

Fondendo l'argirodite con carbonato e nitrato potassico e riprendendo con acqua il prodotto della fusione si ha una soluzione di germanato potassico. Evaporando la soluzione con acido nitrico si ottiene ossido di germanio che può essere ulteriormente purificato trasformandolo in fluogermanato insolubile e fondendo quest'ultimo con potassa e zolfo. Acidificando il prodotto della fusione si separa solfuro germanico che, ossidato con acido nitrico, fornisce l'ossido. Da questo si può ottenere il metallo per riduzione con carbone, con cianuro potassico o con alluminio o anche per elettrolisi in un bagno di criolite fusa.

Il germanio metallico è bianco grigiastro, fragilissimo, con splendore metallico; cristallizza nel sistema cubico; fonde a 958,5°, ha una densità a 20° di 5,45. Si scioglie in acido cloridrico concentrato e negli alcali; si trasforma in ossido con l'acido nitrico. Appartiene al IV gruppo del sistema periodico e più precisamente al sottogruppo del silicio, dello stagno, e del piombo. La sua esistenza fu prevista da R. Mendeleev che lo chiamò ekasilicio e ne calcolò alcune proprietà principali, poi confermate sperimentalmente.

Si conoscono del germanio composti germanosi nei quali funziona da bivalente e composti germanici nei quali funziona da tetravalente. L'ossido germanoso si ottiene scaldando l'idrossido fuori del contatto dell'aria; è una polvere nero-grigiastra solubile in acido cloridrico. Per aggiunta di un alcali in difetto alle soluzioni dei sali germanosi o per azione dell'acqua sul germanio cloroformio si forma l'idrossido germanoso giallo, solubile in un eccesso di alcali. Trattando con idrogeno solforato le soluzioni dei sali germanosi si ottiene il solfuro germanoso rosso marrone un poco solubile in acqua, solubilissimo in acido cloridrico concentrato, negli alcali e nel solfuro ammonico giallo con formazione di solfogermanato di ammonio. Decomponendo con gli acidi il solfogermanato si ottiene il solfuro germanico GeS2 bianco che può anche essere preparato per azione dell'acido solfidrico sui sali germanici. Ossidando il metallo o il solfuro per arrostimento all'aria o con acido nitrico si ottiene il biossido. Sciogliendo questo in acido fluoridrico si ha il fluoruro germanico. Si conosce una forma allotropica del biossido di germanio insolubile in acqua, in acido fluoridrico e negli alcali. In accordo con la sua posizione nel sistema periodico il germanio entra a far parte di molti composti organici (germanio tetraetile, germanio cloroformio e altri).

Per l'identificazione e il dosaggio del germanio si ricorre alla formazione del solfuro germanico bianco che ossidato con acido nitrico si trasforma in biossido che può essere pesato. Gli spettri d'arco e di scintilla del germanio presentano varie righe caratteristiche nell'azzurro e nel violetto.

Vedi anche
argirodite Minerale, il cui nome deriva dal gr. ἀργυρώδης «ricco d’argento», riferibile al gruppo dei solfosali, di color grigio acciaio, con lucentezza metallica, solfuro di argento e di germanio, Ag8GeS6, monometrico. Più che in cristalli distinti si presenta in masserelle compatte. È stato trovato presso Freiberg ... Clemens Winkler Winkler ‹vìṅklër›, Clemens. - Chimico (Freiberg, Sassonia, 1838 - Dresda 1904), prof. (1873) alla Bergakademie di Freiberg, di cui fu anche direttore (1896); è noto per ricerche di chimica organica, di tecnologia chimica (acido solforico col metodo di contatto, ecc.) e di chimica analitica; scoprì l'elemento ... gallio Elemento chimico, simbolo Ga, numero atomico 31, peso atomico 69,714, di cui sono noti due isotopi stabili, 6931Ga (60,4%) e 7131Ga (39,6%), e numerosi isotopi instabili. Scoperto da P.-É. Lecoq de Boisbaudran per via spettroscopica nel 1875, il suo nome deriva dal cognome latinizzato dello scopritore. ... silicio Elemento chimico scoperto da J.J. Berzelius nel 1810, appartenente al 6° gruppo del sistema periodico degli elementi; simbolo Si, numero atomico 14, peso atomico 28,06; ne sono noti gli isotopi stabili 2814Si (92,2%) 2914Si (4,7%) e 3014Si (3,1%); dopo l’ossigeno è l’elemento più abbondante della crosta ...
Altri risultati per GERMANIO
  • germanio
    Enciclopedia on line
    Elemento chimico, simbolo Ge, numero atomico 32, peso atomico 72,60, di cui sono noti cinque isotopi stabili: 7032Ge, 7232Ge, 7332Ge, 7432Ge, 7632Ge; previsto prima da J.A.R. Newlands nel 1864 e poi nel 1871 da D.I. Mendeleev (che lo aveva chiamato ekasilicio, definendone anche le proprietà, poi risultate ...
  • germanio
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    germànio [Lat. scient. Germanium, dal nome della Germania, datogli dallo scopritore, il chimico tedesco C. Winkler] [CHF] Elemento chimico, appartenente alla colonna b del IV gruppo, primo periodo (grande) del Sistema periodico degli elementi, di simb. Ge, numero atomico 32, peso atomico 72.60 e raggio ...
Vocabolario
germanio
germanio germànio s. m. [lat. scient. Germanium, termine coniato (1886), in omaggio alla Germania, dal chimico ted. Cl. Winkler]. – Elemento chimico, di simbolo Ge, numero atomico 32, peso atomico 72,59, appartenente al quarto gruppo del...
germanóso
germanoso germanóso agg. [der. di german(io)]. – In chimica, di composto del germanio bivalente (per es., l’idrato g., anfotero).
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