ABOS, Gerolamo
Nato a Malta, d'origine spagnola, forse nel 1700; morto nell'ottobre 1760, a Napoli. Forse studiò a Napoli con Leo e Durante, ma le notizie più certe sono le seguenti: nell'ottobre del 1742 è aggiunto al maestro di cappella Ignazio Prota nel conservatorio di Sant'Onofrio; si licenzia dal conservatorio sulla fine del settembre 1760, cioè un mese prima della morte; dal '42 al '43 serve il conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo come coadiutore di Francesco Feo, con lo stipendio di 36 ducati l'anno; dal '54 al '59, è secondo maestro di cappella al conservatorio della Pietà dei Turchini. Entra a far parte della congregazione dei musici di Napoli nel '55. Nel '56, dopo aver visitato Roma, Venezia e Torino, si reca a Londra, occupandovi il posto di maestro al cembalo nel teatro italiano. Autore di sette messe, di litanie e di altre composizioni d'argomento religioso, trattò molto il genere melodrammatico, contribuendo sia all'opera comica che al melodramma. Fra l'altro compose Le due zingare, buffa, Napoli 1742, La moglie gelosa, ivi 1745; Artaserse, Venezia 1746; Adriano, Roma 1750; Arianna e Teseo, Venezia 1751; Tito Manlio, Modena 1753; Creso, Londra 1758; La serva padrona, Napoli 1744; Ifigenia in Aulide, 1745. Il Grove nota analogie fra il suo stile e quello di Jommelli. Molte sue opere sono rimaste manoscritte.