AMATI, Gerolamo (Ieronimo, Girolamo)
Liutaio, nacque a Cremona nel 1561 e non, come più volte venne asserito, nel 1555, giacché egli risulta di anni 23 in una carta di procura rogata il 9 luglio 1584. Figlio di Andrea, fratello minore di Antonio, fu conosciuto comunemente dai suoi contemporanei come "il leuttaro" (o "leutaro"). Si sposò con Lucrezia de Cornetis e da essa ebbe certamente - secondo il Bonetti - due figlie: Elisabetta e Faustina (pur ignorandosi la loro data di nascita si sa che esse vennero cresimate il 28 nov. 1586), e forse anche una terza: Caterina Giustina. Sposò in seconde nozze, il24 maggio 1584, Laura de Medicis Lazzarini e da questo matrimonio nacquero 9 figli. Di essi uno solo, Nicola, nato il 3 dic. 1596, continuò l'arte paterna e contribuì attivamente a rendere sempre più celebre la sua famiglia nell'arte liutaria. L'A. fu allievo, insieme con il fratello Antonio, del padre Andrea, e con il fratello iniziò l'attività di maestro liutaio. Ma se ne distaccò in seguito e comprò il 23 dic. 1588 la casa con la bottega che avevano ambedue ereditato dal padre, divenendone così esclusivo proprietario e impegnandosi a pagare la somma pattuita entro il mese di febbraio del 1591. Morì a Cremona il 2 nov. 1630.
Pur tenendo fede fondamentalmente al modello di violino ideato dal padre, gli strumenti nati dalla collaborazione dei due fratelli (varie etichette portano i due nomi di Antonio e Gerolamo) si perfezionarono in qualche dettaglio e gli ultimi, attribuiti a Gerolamo, più dotato di Antonio, sono considerati i migliori per la accuratezza della lavorazione e per la vernice che supera in bellezza quella usata dal padre. Oltre ai violini, che furono soprattutto di piccolo formato, l'A. costruì violoncelli di squisita fattura.
Bibl.: G. de Piccolellis, Liutai antichi e moderni, Firenze 1885, pp. 6-11, 112-199, Id., Genealogia degli Amati e dei Guarnieri. Note aggiunte, Firenze 1886, pp. 12-16; G. Strocchi, Liuteria. Storia ed arte...Lugo 1937, pp. 154, 278 s; C. Bonetti, La genealogia degli Amati liutai e il primato della scuola liutistica cremonese, Cremona 1938, pp. 23-30; F. Farga, Storia del violino, Milano 1942, p. 57; R. Vannes, Dict. univ. des luthiers, Bruxelles 1951, p. 7; F. Niederheitmann-A. Beer, Cremona. Eine Charakteristik der italienischen Geigenbauer und ihrer Instrumente, Frankfurt am Main 1956,p. 88; K. Jalovec, Italienische Geigenbauer, Prag 1957, p. 31, 32; Die Musik in Geschichte und Gegenwart,I, coll. 404 s; G. Grove's Dict. of music and musicians, I, London 1954, p. 132.