Letterato (Palermo 1824 - ivi 1893); compose versi che cantano, su moduli romantici, l'amore, la morte e la patria, per la maggior parte raccolti nel volume dei Canti, 1867; diresse dal 1860 il Giornale officiale di Sicilia, che nel 1863 divenne quotidiano e cambiò la testata in Giornale di Sicilia. Alessandro (Palermo 1860 - Torino 1930) e Giuseppe (Palermo 1871 - ivi 1947), suoi figli, gli succedettero nella direzione del Giornale di Sicilia.