Induno, Gerolamo
Pittore (Milano 1825 - ivi 1890). Fratello di Domenico, frequentò dal 1839 al 1846 i corsi di Luigi Sabatelli presso l’Accademia di Brera, dove esordì nel 1854 con studi dal vero e ritratti. Avendo preso parte alle Cinque giornate di Milano, dovette lasciare l’Italia per la Svizzera. Recatosi poi a Firenze, si arruolò come volontario agli ordini del generale Giacomo Medici, partecipando alla difesa di Roma assediata dai francesi. Eseguì numerosi schizzi e riprese dal vero, che confluiranno poi in dipinti come Il legionario garibaldino alla difesa di Roma; Ciociara ferita da una bomba e Porta San Pancrazio dopo l’assedio del 1849, quest’ultimo esposto a Brera nel 1851. Gravemente ferito, tornò a Milano e ai temi risorgimentali iniziò ad affiancare soggetti di vita quotidiana, cari anche alla pittura del fratello. Dal 1854 al 1855 partecipò alla campagna di Crimea, eseguendo disegni e studi per dipinti quali La battaglia della Cernaia, commissionato da Vittorio Emanuele II ed esposto a Brera nel 1859. Alla guerra di Crimea dedicherà inoltre una serie di ventiquattro tavole litografiche, Ricordo pittorico militare della spedizione sarda in Oriente negli anni 1855-1856, pubblicate nel 1857 dal ministero della Guerra del Regno sardo. Nel 1855 partecipò insieme al fratello all’Esposizione universale di Parigi. Arruolatosi nell’esercito garibaldino, la sua successiva produzione sarà segnata da numerosissime tele di soggetto patriottico e risorgimentale come L’imbarco a Genova del generale Giuseppe Garibaldi (1860) e Garibaldi ferito in Aspromonte (1862). Alla Promotrice di Firenze del 1861 vinse la medaglia d’oro per La battaglia di Magenta, ma vi rinunciò per solidarietà con gli artisti non premiati. Negli anni Sessanta eseguì dipinti celebrativi tra cui L’ingresso di Vittorio Emanuele II a Venezia e La morte di Enrico Cairoli a Villa Glori; nel decennio successivo si dedicò a imprese decorative come le Allegorie di Roma e di Firenze per i nuovi ambienti della stazione di Milano e il sipario del teatro di Gallarate. Negli anni Ottanta prese parte a numerose esposizioni italiane e internazionali: Torino (1880), Venezia (1887), Anversa (1885).