GHANA.
– Demografia e geografia economica. Storia
Demografia e geografia economica di Lina Maria Calandra. – Stato dell’Africa occidentale. Con una speran za di vita di 61,1 anni (2013), la popolazione (24.658.823 ab. al censimento del 2010; 26.442.178 secondo una stima UNDESA, United Nations Department of Economic and Social Affairs, del 2014), per il 50% sotto i 19 anni, è cresciuta del 2,5% (periodo 200510), poi del 2,1% (2010-15). La popolazione urbana (53%) si distribuisce soprattutto nella capitale, Accra (2.242.000 ab., secondo una stima del 2014), e a Kumasi (2.482.000 ab.). Positivi i risultati nell’alfabetizzazione (77%), nella lotta alla povertà (32% nel 2006, 24% nel 2012) e all’AIDS (Acquired Immune Deficiency Syndrome). Il G. è al 138° posto dell’Indice di sviluppo umano, con PIL pro capite a parità di poteri d’acquisto (PPA) di 4173 $ (2014). La crescita economica (7-9% negli ultimi anni, con un 15% nel 2011) si basa su: agricoltura (50% della forza lavoro), settore manifatturiero (25% del PIL), servizi (50% del PIL). È importante la produzione di cacao (700.000 t, 3° produttore mondiale nel 2011), legnami, oro, diamanti, petrolio.
Storia di Paola Salvatori. – Paese nel complesso stabile sotto il profilo politico, contrassegnato da una bassa tensione etnica, il G. proseguì sotto l’amministrazione del presidente John Kufuor, leader del New patriotic party (NPP) in carica dal 2001 al 2009, il processo di democratizzazione e modernizzazione avviato nel 1992 con il varo di una nuova Costituzione. Le priorità perseguite dal governo furono la lotta all’inflazione, la stabilizzazione del cambio e la messa in atto di alcune manovre per il rientro del debito estero. Tali provvedimenti, affiancati da riforme strutturali nell’ambito di programmi concordati con il Fondo monetario internazionale, permisero una sostenuta crescita del PIL seppure in un contesto di permanente diffusa povertà. Nuove prospettive di sviluppo economico furono garantite dalla scoperta (2007) di giacimenti petroliferi offshore. Nel 2008 John Atta Mills, candidato del partito di opposizione – il National democratic congress (NDC) – riuscì a battere al secondo turno, con uno scarto di solo mezzo punto percentuale, Nana Akufo-Addo del NPP (50,2% contro 49,8%). Nonostante qualche tafferuglio, il passaggio di poteri avvenne pacificamente a testimonianza della stabilità democratica raggiunta dal Paese, e il nuovo presidente si insediò nel gennaio 2009. Mills proseguì il risanamento del bilancio e la lotta all’inflazione e avviò le attività estrattive petrolifere e gasifere. Sul piano sociale furono varati programmi a favore della lotta alla povertà e presi diversi provvedimenti a sostegno delle famiglie, ma rimasero gravi sperequazioni nella qualità e nell’erogazione dei servizi, soprattutto nelle zone rurali. Ricandidato dal partito, Mills morì un mese prima delle elezioni. Il vicepresidente John Dramani Mahama assunse l’incarico ad interim e fu poi candidato alle elezioni presidenziali del dicembre 2012, risultando vincitore al primo turno. Ancora una volta lo scarto con l’avversario del NPP, Akufo-Addo, fu ridotto (il 50,7% contro il 47,7 % dei voti) e ciò indusse l’NPP a contestare la regolarità del voto e a fare ricorso alla Corte suprema. Quando quest’ultima, nel 2013, confermò la vittoria di Mahama, Akufo-Addo accettò comunque il verdetto.
La nuova amministrazione proseguì la politica economica avviata da Mills, insistendo sulla necessità di investire nelle infrastrutture e nelle nuove tecnologie e di migliorare le condizioni di vita e di istruzione di un numero maggiore di cittadini. Sul piano internazionale, il Paese intensificò in questi anni le relazioni con la Cina e nel 2014 offrì il suo aiuto alla Nigeria per combattere l’organizzazione terroristica Boko Haram. Sempre nel 2014 il G. diventò la sede logistica della missione ONU inviata per combattere l’epidemia di Ebola in Africa occidentale (UNMEER, United Nations Mission for Ebola Emergency Response).