gheddafismo
s. m. La strategia politica di Muammar Gheddafi (1942-2011).
• [Nicolas] Sarkozy ha puntato tutto su una sommossa improvvisata, priva di una leadership riconosciuta dal popolo, dominata (se così si può dire) da vecchi arnesi del gheddafismo caduti in disgrazia ed «esiliati» in Cirenaica, alcuni dei quali sono stati in passato spietati esecutori degli ordini del Colonnello. (Gennaro Malgieri, Tempo, 26 marzo 2011, p. 25, Lettere & Commenti) • O questo crimine commesso in comune è, come la decapitazione dell’ultimo re di Francia, l’atto fondatore dell’era che si annuncia, il suo riflesso anticipato, come diceva Camus: il che sarebbe terribile. Oppure, non è un inizio ma una fine, è l’ultimo soprassalto dell’epoca barbarica, il termine della notte libica, il raglio estremo di un gheddafismo bisognoso, prima di spirare, di rivoltarsi contro il proprio autore e di inoculargli il proprio veleno: la battaglia per la libertà, passato questo momento di esorcismo, riprenderebbe allora il proprio corso; un corso aleatorio, disseminato di insidie, ma, tutto sommato, piuttosto felice e fedele alle promesse della primavera di Bengasi. (Bernard-Henri Lévy, Corriere della sera, 27 ottobre 2011, p. 44, Idee & opinioni) • «Non possiamo lasciare calpestare il risorgimento arabo», le belle parole con cui [Giorgio] Napolitano ammantò la partecipazione italiana alla campagna militare che avrebbe portato nel giro di pochi mesi all’esecuzione di Muhammar Gheddafi e del «gheddafismo». (Andrea Cuomo, Giornale, 17 febbraio 2015, p. 10, Interni).
- Derivato dal nome proprio (Muammar) Gheddafi con l’aggiunta del suffisso -ismo.
- Già attestato nell’Unità del 29 novembre 1973, p. 8, Speciale libri (Marco Lenci).