BULGARELLI, Gherardo (Gusmari Gherardo)
Console di Pisa nel 1161, nel giugno di quell'anno venne inviato come ambasciatore all'imperatore Federico I e ne ottenne la conferma dei privilegi già concessi ai Pisani. Fu nuovamente inviato come ambasciatore a Federico I due anni dopo: nell'ottobre 1163 si recò a Lodi, per assicurare all'imperatore che Pisa avrebbe messo a sua disposizione la propria flotta nell'impresa contro Guglielmo re di Sicilia, al quale aveva dichiarato la sua ostilità anche Genova. In novembre tornò a Pisa e riferì ai consoli sull'esito della missione svolta. Si decise quindi di allestire una potente flotta e di cominciare la spedizione marittima il 1º maggio dell'anno successivo.
Nell'agosto 1165 il B., insieme con il console Ottaviano e con Ugo di Pagano, fu posto a capo di una flotta di 31galee pisane. Giunti al largo delle coste della Corsica, all'altezza di capo Corso decisero l'occupazione di quella zona, che riuscirono a conquistare e saccheggiare, approfittando anche del fatto che nel frattempo i Genovesi si trovavano in Provenza. Al ritorno, conquistarono anche Albenga, catturarono ventotto navi genovesi, e ne incendiarono altre presso le coste della Sardegna. Nel 1169, sotto il consolato del B., venne stipulata la pace con i Genovesi e i Lucchesi, dopo che già nell'anno precedente si era tentato di pervenire ad un accordo fra le tre città (il B. era stato tra i negoziatori).
Nel luglio 1175 il B. fu uno degli ambasciatori pisani che si recarono a Pavia presso Federico I. L'imperatore diede ordine a Pisa, Lucca e Genova di concludere una pace alle seguenti condizioni: la divisione della Sardegna, la distruzione del castello di Viareggio, la rinuncia da parte di Pisa a battere in futuro moneta lucchese. Successivamente, dopo essere tornato a Pisa, il B. fu nuovamente inviato all'imperatore per la stipulazione definitiva della pace, insieme con i rappresentanti di Genova e Lucca, pace poi conclusa il 6 nov. 1175. Nel 1178 il B., tramite alcuni suoi rappresentanti, investì del possesso di un pezzo di terra di sua proprietà, sita in località Faldo, un tal Giuliano, agente a nome dell'ospedale di Lepoiano. Dopo questa data mancano sul B. ulteriori notizie.
Fonti e Bibl.: B. Maragone, Annales pisani, in Rerum Italic. Script., 2 ediz., VI, 2, a cura di M. Lupo Gentile, pp. 23, 30, 36 s., 48 s., 61 s., P. Tronci, Annali pisani, a cura di G. Sforza, Pisa 1868, pp. 306, 328, 354; Annali di Oberto cancelliere, a cura di G. Monleone, in Annali di Caffaro e dei suoi continuatori, II, Genova 1924, pp. 101 s., 121, 164; S. Caroti, Pergamene dell'Arch. di Stato di Pisa, 1145-1158, tesi di laurea, università di Pisa, anno acc. 1965-1966; L. Benedetti, Pergamene dell'Arch. di Stato di Pisa 1179-1184, tesi di laurea, università di Pisa, anno acc. 1965-1966; G. Benvenuti, Storia della Repubblica di Pisa, Pisa 1961, p. 191.