GHIRARDINI, Gherardo
Archeologo, nato a Badia Polesine il 13 luglio 1854, morto a Bologna il 10 giugno 1920. Insegnò archeologia nelle università di Pisa, di Padova, di Bologna. La maggiore orma della sua dottrina e del suo intelletto egli impresse negli studî di archeologia veneta, speciamente delle antichità di Este.
L'illustrazione dell'ingente stipe Baratela, da lui edita nelle Notizie degli Scavi (1888) e, ancor più, la vasta memoria: La situla italica primitiva studiata specialmente in Este (in Monumenti antichi dei Lincei), sono i due contributi maggiori alla conoscenza della civiltà veneta pre-romana; anzi La situla italica è fondamentale per lo studio della civiltà del ferro di tutta Italia. Il G. riconosceva nei neolitici ed eneolitici del Veneto gli Euganei; vedeva un'identità di stirpi, a partire dall'età del bronzo, nel Veneto, nel Friuli; nell'Istria; escludeva una conquista, non solo, ma anche una semplice infiltrazione di genti celtiche nel Veneto. Egli si occupò anche di antichità etrusche e pre-etrusche, illustrando magistralmente scavi di Tarquinia, di Volterra, di Bologna, e nella questione delle origini etrusche fu assertore della teoria transmarina. Dotato di finissimo gusto artistico, il G. non solo fu maestro illuminato e fervido di storia dell'arte antica, ma illustrò degnamente capolavori di scultura greca e vasi dipinti; di lui sono anche contributi di epigrafia romana, di topografia e di architettura, tra i quali è da menzionare la monografia sul palazzo ravennate di Teodorico.
Bibl.: P. Ducati, G.C., in Atti e Memorie della R. Deputazione di storia patria per la Romagna, 1921, p. 11 segg.; Onoranze a G.G. rese da Badia Polesine il 16 febbraio 1928, Padova 1928.