SOTTOLINGUALE, GHIANDOLA (glandula sublingualis)
È la più piccola delle ghiandole extraparietali della bocca, ha la forma di un'oliva a grande asse sagittale, appiattita nel senso trasversale, del peso di circa 3 grammi; è situata nella loggia sottolinguale. In realtà risulta di un complesso di ghiandole delle quali il gruppo anteriore ha un condotto escretore unico, dotto principale (ductus sublingualis maior), detto canale di Rivino o di Bartolino, che decorre al di sotto del dotto di Wharton (della ghiandola sottomascellare) per sboccare in questo oppure in prossimità di esso sulla caruncola sublinguale. Gli altri corpi ghiandolari hanno condotti escretori secondarî (ducti sublinguales minores) che s'aprono isolatamente sulla plica sublinguale. È una ghiandola composta mista con tubuli mucosi e tubuli sierosi, in prevalenza mucosi e senza tubuli sierosi puri. Ha la stessa innervazione della ghiandola sottomascellare; riceve rami arteriosi dalle arterie linguale e submentale; invia i rami venosi alla vena profonda della lingua. Per altri particolari v. bocca; digerente, apparato; salivari, ghiandole.
Nella lingua vi sono altre formazioni ghiandolari minori e non tutte costanti e cioè la ghiandola apicale o di Blandin-Nühn; le ghiandole di Neber e del Tigri poste lateralmente sul margine libero della lingua; le ghiandole posteriori, che occupano la parte del dorso contigua al solco terminale e la radice della lingua. La ghiandola sottolinguale (insieme con la sottomascellare) riceve rami secretori dalla corda del timpano e quindi dal facciale. La saliva sottolinguale è ricca di mucina e ha un contenuto meno alto di ptialina rispetto alle altre ghiandole salivari; secondo Cl. Bernard è la saliva della deglutizione. Sono eccezionali le anomalie congenite della sottolinguale, che, per essere protetta dalla mandibola, è raggiunta poco frequentemente anche dai traumi; le fistole sottolinguali, aprendosi nella cavità boccale, non hanno importanza chirurgica; rarissima è la penetrazione nei dotti sottolinguali di corpi estranei ed è pure assai rara la formazione di calcoli che può mentire l'aspetto di una flogosi cronica o di un neoplasma maligno (v. scialolitiasi). La sottoglossite acuta (di cui è descritta anche una forma epidemica) per la stasi del secreto e l'ingorgo infiammatorio, si sviluppa come una tumefazione allungata dolente al disotto della lingua e un poco lateralmente (ranula acuta) provocando disturbi della deglutizione, della parola e, in casi gravi, perfino del respiro. L'infiammazione può avere esito in ascesso, la raccolta purulenta s'apre spontaneamente o in seguito a incisione chirurgica nel cavo boccale; più raramente conseguono infiltrazioni flemmonose o cancrenose del pavimento della bocca, con il quadro gravissimo dell'angina di Ludwig. Accanto alla sottoglossite cronica sclerogena, assai rare sono le forme specifiche (sifilide, tubercolosi, actinomicosi) e l'echinococco; rari anche sono i tumori connettivali (lipoma, emangioma, linfoangioma, sarcoma), rarissimi i cosiddetti tumori misti; fra i tumori epiteliali non sono descritti casi di adenomi, ma solo qualche caso di carcinoma. Una formazione assai inportante in rapporto alla ghiandola sottolinguale è la cosiddetta ranula (v.).