GHISILIERI
. Antica famiglia bolognese (detta anche Ghislieri, Ghisleri, Gisileri) che ebbe poi ramificazioni in parecchie città italiane. Trasse la sua origine dai potenti Cattani di Sala e presto assunse in Bologna una parte notevole, spesso tentando, contro i Toschi, o i Pepoli, o la Chiesa, o i Bentivoglio, di ottenere il primato della città, senza tuttavia mai riuscirvi. Di tanto in tanto qualche ramo era espulso, e abbiamo già in lontani secoli dei G. a Perugia, Assisi, Iesi, Mantova, ecc. Nel 1445, per aver cooperato con i Canetoli all'uccisione di Annibale Bentivoglio, i principali rappresentanti della famiglia furono cacciati e le loro case distrutte. Si rifugiarono a Roma, a Vicenza, a Ferrara, a Pavia e al Bosco nel contado di Alessandria, dal cui ramo derivò papa Pio V. I G. poterono rientrare in Bologna dopo la cacciata dei Bentivoglio, al seguito di Giulio II, nel 1506, e ottennero tutti gli onori, compreso quello di famiglia senatoria; più tardi furono conti e quindi marchesi. Questa famiglia ebbe uomini insigni nelle armi, nei pubblici uffici, nel campo ecclesiastico, nelle lettere e nell'insegnamento: un papa, due cardinali, sette vescovi, due beati (Filippa compagna di S. Chiara d'Assisi e Bonaparte discepolo del b. Raniero di Perugia), un venerabile (p. Francesco, morto nel 1429), e inoltre podestà, generali, ambasciatori, rettori, governatori, magistrati. Particolare importanza hanno Guido, poeta ricordato da Dante, coetaneo di Guido Guinizelli; Ramberto, podestà in più luoghi e difensore di Bologna contro Federico II; Francesco, capitano, ecclesiastico, erudito, morto nel 1615; Francesco Maria, vescovo, governatore, scrittore, morto nel 1676. All'università di Bologna diede sette professori: i giuristi Bonaparte e Francesco della seconda metà del sec. XIII canonisti e conti palatini Alherto, Alessandro e Amadasio del principio del sec. XVI, Girolamo civilista e canonista morto nel 1625, Antonio vescovo di Azoth, poeta, umanista, morto nel 1734.
Bibl.: L. Iacobilli, Vite del Ss. S.P. Pio V, del B. Bonaparte, ecc., Todi 1661; P.S. Dolfi, Cronologia delle famiglie nobili di Bologna, Bologna 1670; G. Fantuzzi, Scrittori bolognesi, IV, Bologna 1784; G. Guidicini, Cose notabili della città di Bologna, I e II, Bologna 1869; C. Ghirardacci, Historia di Bologna, III (ed. Sorbelli), Bologna 1932.