ACHILLI, Giacinto
Nacque a Viterbo nel 1803. Entrato giovanissimo fra i domenicani, vi ebbe presto incarichi di insegnamento e possibilità di brillante carriera ecclesiastica, per ingegno e alte protezioni. Ma gravi immoralità da lui commesse lo fecero ammonire, trasferire da Viterbo a Roma, da Roma a Napoli, e infine allontanare dall'Ordine e sospendere a divinis (1841-42). Nell'autunno 1842, per sottrarsi ad arresto e processo, fuggi a Corfù, via Ancona. A Corfù fu protetto come esule protestante dal presbiteriano scozzese I. Lowndes, segretario della Società Biblica, e fondò una sua "Chiesa italiana" (Italian Church).Pare ne facessero parte anche i fratelli Bandiera, dei quali, specialmente di Emilio, l'A. vantò l'amicizia. La sua insistenza perché i Bandiera dirigessero la loro spedizione verso un altro punto della costa italiana, fu causa di indugi all'impresa. Partiti i Bandiera (marzo 1844), l'A. si recò a Zante, e di lì a Malta, continuando la sua attività di "missionario".
A Malta, organizza la "Chiesa italiana" e dirige l'Indicatore maltese,con la collaborazione di L. De Sanctis; e progetta di fondare un collegio missionario per accogliervi ecclesiastici "convertiti" al protestantesimo e prepararli a portare la propaganda protestante in Italia, specialmente in Toscana. Ma non trova i fondi.
Alla notizia della fuga del papa a Gaeta e della proclamazione della Repubblica romana, l'A. si reca a Roma, incoraggiato da sir Culling Eardley, presidente della celebre Evangelical Alliance (Alliance Evangélique);vi diffonde la Bibbia tradotta da G. Diodati, pare anche proprie traduzioni di libri sacri e una traduzione del trattatello Del Beneficio di Cristo,che l'A. si vanta d'aver scoperto in traduzione inglese e ritradotto in italiano riportandolo alla luce dopo tre secoli. A Roma l'A. frequentò il Circolo popolare, diffondendo suoi opuscoli (La Chiave di San Pietro; La Sedia di San Pietro)e predicando largamente. Caduta la Repubblica, fu arrestato (29 luglio 1849); mentre stava in Castel Sant'Angelo gli fu inviato il celebre e dotto padre A. Theiner per riconvertirlo. Ma l'A. fu fatto liberare da elementi della polizia francese, per intervento della Evangelical Alliance,e aiutato ad andare a Londra, via Marsiglia e Parigi. In Inghilterra si dedicò alla propaganda anticattolica, e pubblicò il libro (dove a pseudo rivelazioni si mescolano notizie e informazioni su amici e protettori e sulla vita dell'A. stesso) Dealings with the Inquisition, or Papal Rome, Her Priests and Her Jesuits, with important Disclosures (London 1851;2 ed. ampliata, ibid. 1852).
Il cardinale N. P. Wiseman aveva attaccato lo pseudoconvertito nella Dublin Review,n. LVI, del luglio 1850, smascherandone il poco edificante passato. L'A. cercò di rispondere col suo libro; ma quando le accuse furono ripetute in una conferenza dal convertito cattolico poi cardinale J. H. Newman, l'A., appoggiato da sir Eardley, gli intentò processo per diffamazione. Non di tutte le accuse del Wiseman ripetute dal Newman si poté, anche con ricerche in Italia, trovar prova. E il giudice lord Campbell condannò il Newman (31 genn. 1853).
L'A. uscì però dal processo completamente screditato, fu lasciato cadere dalla Evangelical Alliance,e dovette partire per gli Stati Uniti, con un gruppo di swedenborghiani. Poi le sue tracce scompaiono. Si ha solo notizia di una stampa della sua traduzione del Nuovo Testamento a New York nel 1853 (Catalogo della Collezione Guicciardiana presso la Biblioteca Nazionale di Firenze,p. 30).
Bibl.: G. Spini, Risorgimento e Protestanti, Napoli 1956, pp. 216-217, 249-250, 266-268, e passim; Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés., I, col. 315 (con bibl.).