BRUZZESI, Giacinto
Patriota, nato a Cerveteri il 17 dicembre 1822, morto a Milano il 25 maggio 1900. Attese dapprima al commercio, e assai per tempo entrò nelle società segrete e nel movimento liberale romano. Volontario nel Veneto nel '48, si meritò una medaglia d'oro al valore nella difesa di Roma (1849). Esule in Grecia e a Costantinopoli, visse facendo l'incisore di cammei e, insieme con A. Lemmi, servì di tramite fra Mazzini e Kossuth, relegato a Kutahya. Nel '53 era a Milano per il tentativo del 6 febbraio. Fallito questo, tentò senza fortuna imprese marinare. Attivo collaboratore del Mazzini, si recò per lui a Costantinopoli e a Genova, donde dovette fuggire dopo l'insuccesso del moto rivoluzionario del '57. Tornato in Italia nel '59, fece parte dei Cacciatori delle Alpi, e l'anno dopo dei Mille. Nel'62 fu con Garibaldi ad Aspromonte, e nel '64 ebbe missioni di Mazzini e di Garibaldi in Oriente. Pur senza tralasciare mai il commercio, suggerendo anzi e suscitando iniziative d'interesse nazionale, fu instancabile organizzatore del comitato romano d'azione. Ancora con Garibaldi nel '66, ottenne nel Trentino una seconda medaglia d'oro. Tornato a vita privata, si dedicò agli affari e all'istituzione della casa di riposo per i veterani in Turate (1899). Magnifico soldato e tenace cospiratore, fu fedele all'idea repubblicana, ma seppe far tacere i proprî sentimenti di fronte ai superiori interessi della patria.
Bibl.: G. Bruzzesi, Dal Volturno ad Aspromonte, Milano s. a.