GIMIGNANI, Giacinto
Pittore e incisore, nato a Pistoia nel 1611 da Alessio, mediocre pittore, e morto in Roma il 9 dicembre 1681. Scolaro di Pietro da Cortona, ne risenti l'influenza specie nell'ultimo periodo della sua attività; in momenti anteriori fu anche attratto verso il gusto compositivo di Niccolò Poussin, come documenta in modo evidente un quadro suo nella Galleria Pitti rappresentante Rebecca al pozzo. Sebbene di scarsa originalità, fu apprezzato al suo tempo. Opere sue si conservano oggi a Firenze, a Perugia, a Roma, a Pistoia, ecc. Si conoscono di lui 27 acqueforti di soggetto sacro e profano eseguite negli anni 1647, 1648, 1649, 1672, stampe assai ricercate dai collezionisti, e che, malgrado certe scorrettezze di disegno, riescono in fondo gustose nel taglio, più netto che mosso.
Lodovico, pittore, figlio di Giacinto, nato in Roma il 19 maggio 1643 e morto a Zagarolo il 26 giugno 1697, fu scolaro del padre e del Bernini. Nelle opere sue, conservate in Roma, Pistoia e nel duomo di Ariccia, si rivela vivace compositore e armonico colorista.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XIV, Lipsia 1921 (con bibl.); H. Voss, Die Malerei d. Barock in Rom, Berlino 1924, pp. 551-52.