SERRATI, Giacinto Menorri
Capo socialista, nato a Oneglia nel 1876, morto presso Asso in Brianza il 10 maggio 1926. Recatosi in America, vi diresse un giornale socialista.
Rientrato in Italia nel 1911, dopo l'espulsione di Mussolini dal partito socialista, nell'autunno 1914, fu chiamato alla direzione dell'Avanti!, dove condusse una campagna contro l'intervento, e divenne uno dei maggiori esponenti della frazione massimalista. Incarcerato in seguito ai fatti di Torino dell'agosto 1917, fu liberato soltanto nel 1919 per amnistia. Al congresso di Bologna del 1919 capeggiò la frazione massimalista; inviato al secondo congresso dell'Internazionale comunista (luglio-agosto 1920), fu a sinistra in quanto si oppose alle tesi di Lenin sulla questione agraria e su quella coloniale, e a destra in quanto rifiutò le 21 condizioni per l'adesione del PSI alla terza Intermazionale e in particolare quelle di cambiare in comunista il nome del partito e di espellere i riformisti. In seguito si orientò sempre più a sinistra e al quarto congresso dell'Internazionale accettò la fusione col PCI: toltagli la direzione dell'Avanti!, fondò in seno al PSI la frazione aderente alla Terza internazionale, che nel 1924 si fuse col PCI.