ABARBANEL, Giacobbe
Figlio di Samuele, fu banchiere, a Ferrara, dal 1541, dopo l'espulsione dal Regno di Napoli. Legato alla Toscana per motivi di affari (ad Arezzo, tra l'altro, aveva un banco), fu benvoluto e apprezzato da Cosimo de' Medici, che si servì di lui appunto come suo banchiere a Ferrara. Fu per consiglio dell'A, che Cosimo concesse vasti privilegi ai commercianti ebrei del Levante che volevano aprire traffici nel suo stato (16 giugno 1551), dando così sviluppo alle comunità ebraiche di Livorno e di Pisa e incremento a quella di Firenze. L'A. inoltre continuò, col fratello Giuda, la tradizione culturale della famiglia arricchendo la biblioteca della sua casa.
Bibl.: S.H. Margulies, La famiglia Abarbanel in Italia, in Riv. israelitica, III (1906), pp. 102 s.; U. Cassuto, Gli Ebrei a Firenze nell'età del Rinascimento, Firenze 1918, pp. 89-90, 173, 387; Encycl. Judaica, I, col. 587.