Olmo, Giacobbe Daniele
Rabbino (Ferrara 1690 - ivi 1757). Scrisse varie opere esegetiche di carattere rabbinico, inni e poesie religiose, in parte accolte nel rituale italiano. La sua opera più notevole. è ‛ ēden ‛ārūkh ', " il Paradiso apparecchiato (esposto) ", poema di 277 sestine di endecasillabi, che doveva contrapporsi al ‛ tŏfte ārūkh ' (" Inferno apparecchiato ") di Zacuto, e dove descrive gli ultimi momenti del giusto e le gioie del Paradiso, secondo le concezioni del Midrash e della Cabala. Il poema fu pubblicato nel 1744 insieme con quello di Zacuto a Venezia; nel 1905 fu tradotto in italiano da Cesare Foà.
Bibl. - U. Cassuto, Jüdisches Lexikon IV (1930) 565-566.