GIACOBBE di Edessa
Scrittore siriaco giacobitico, di educazione e ispirazione bizantine, nato nel 640 circa nel distretto di Antiochia e morto nel convento di Tell‛addā nel 708. Fu lo scrittore giacobitico maggiormente dotato di spirito scientifico e conoscitore dell'ebraico e del greco. Fu educato nel chiostro di Qenneshrīn e ad Alessandria d'Egitto. Ebbe spesso a dissentire dai suoi compagni e perciò si ritirò dall'episcopato di Edessa dopo soli quattro anni dall'esaltazione. Dedicò la sua vita allo studio e all'insegnamento nei conventi di Tell‛addā e Eusebhōnā.
Oltre a numerosi scolî e note esegetiche alla Sacra Scrittura si ha di lui una revisione del testo siriaco dell'Antico Testamento, fatta nel 705, combinando insieme la versione siriaca semplice, Peshīttā, e la esaplare, corredata di note sulla pronuncia delle parole e di varianti. Egli scrisse una Cronaca che va fino all'anno 692. Compose inoltre un'apologia contro il clero calcedonense di Ḥarrān, una grammatica sivaca, un Manuale su varî concetti teologici, un Libro dei Tesori di argomento rituale, un trattato sulla prima causa, un Hexaemeron. Fece una revisione dell'innario di Severo d'Antiochia tradotto in siriaco da Paolo d'Edessa, tradusse le omelie cattedrali di Severo e molti canoni ecclesiastici.
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