AGNESI, Giacomo
Nato a Genova da Paolo il 17 apr. 1859, laureatosi a Padova nell'agosto 1886, diresse, quale ingegnere del comune di Oneglia, i lavori di ricostruzione di quella città, gravemente danneggiata dal terremoto del 1887. Fu a capo, sviluppandola ulteriormente, dell'azienda molitoria della sua famiglia. Deputato di Oneglia e di Genova dal 1904 al 1921 (legislature XXII-XXV) per il gruppo costituzionale, se ne staccò nel 1919 per costituire, con altri diciotto deputati, il primo gruppo parlamentare del Partito popolare italiano. Nella XXVI legislatura (1921-24) fu eletto nelle file del nuovo partito. Nel secondo ministero presieduto da F.S. Nitti (21 maggio-15 giugno 1920) fu sottosegretario per la ricostituzione delle terre liberate. Nel 1921-22 fu membro della commissione permanente dei lavori pubblici, della quale assunse la vicepresidenza per il 1922-23.
L'A. alla Camera si interessò soprattutto a problemi tecnici ed economici (ferrovie, floricultura e olivicultura, irrigazione in Liguria, marina, libertà di commercio, abolizione del prezzo politico del pane). Promosse lo sviluppo portuale di Oneglia con progetti che suscitaron0, negli ambienti concorrenti di Porto Maurizio, opposizioni e timori, superati poi con la costituzione, su sua iniziativa, dell'Ente portuale Oneglia-Porto Maurizio, primo passo verso la riunione delle due città in una sola, sotto il nome di Imperia.
L'A. fu particolarmente impegnato nei progetti della linea ferroviaria tra Oneglia e il Piemonte (1902), sostenendo il tracciato per Garessio (memoriale ai deputati e senatori del maggio 1908). Nel 1917, apparsa l'opportunità della trazione elettrica, l'A. sostenne lo sfruttamento del Tanaro, previo accordo con le province piemontesi, per ottenere, come fu poi statuito, che una parte dell'energia da produrre fosse gratuitamente messa a disposizione delle ferrovie per la futura linea. In seguito ad un convegno di studio su tale materia in Torino (luglio 1917), entrò a far parte di una commissione composta di politici, amministratori e tecnici (ottobre 1917). Patrocinò poi la linea Fossano-Mondovì-Ceva.
Alla fine della XXVI legislatura (febbraio 1924) si ritirò dalla vita politica. Morì a Oneglia il 27 dic. 1929.
Tra i suoi scritti, tutti editi a Oneglia, si ricordano: Il porto di Oneglia. Studi, 1903-04; Piano regolatore del porto di Oneglia, 1906; Memoriale sulla ferrovia Garessio-Oneglia, 1908; Relazione della Commissione provinciale sul Catasto, 1913; Il problema ferroviario-portuario di Oneglia, 1915; La nuova imposta sui terreni coltivati direttamente dai proprietari, 1923; I principali problemi della Liguria occidentale, 1925; Memorie sulla fondazione e sul funzionamento delle Opere Pie Agnesi in Pontedassio, 1927. L'A. aveva fondato a Oneglia nel 1905 il settimanale Giornale ligure, che durò fino al dicembre 1922.
Fonti e Bibl.: I 535 deputati della XXVI legislatura, s.l. 1922, p. 58; I. Giordano, Memorie onegliesi, Genova 1923, pp. 163, 164, 182, 189, 193, 200; G.C. De Landolina, Ottocento genovese, Genova 1930, capitolo Gli Agnesi;P. Isnardi, Oneglia mia, Imperia 1955, pp. 242-248; G. Candeloro, Il movimento cattolico in Italia, Roma 1955, p. 392; Enciclopedia biografica e bibliografica italiana, serie XLIII, Ministri, deputati, senatori..., Milano 1940, I, p. 25.