ANDREASSI, Giacomo
Nato a Roma il 30 ott. 1897 da Eusanio e da Elena Panunzi, vi si laureò col massimo dei voti in medicina e chirurgia il 22 luglio 1922, con una tesi che fu ammessa a concorrere al premio della fondazione Girolami.
Dal 1923 al 1925 risiedette all'estero, e si dedicò fra l'altro allo studio delle lingue, pervenendo a una buona conoscenza del francese e dell'inglese e ottima del tedesco; di quest'ultima lingua approfondì ulteriormente lo studio in seguito, durante la sua permanenza in Germania per motivi di lavoro, tanto da poter pubblicare in tedesco numerose ricerche.
Al suo ritorno in Italia l'A. cominciò a frequentare l'istituto di anatomia umana normale dell'università di Roma, presso il quale fu nominato assistente straordinario il 14 marzo 1928 e successivamente, avendo superato il relativo concorso, di ruolo a partire dal 1º giugno 1928. In questo istituto egli svolse attività didattica e di ricerca, tenendo inoltre corsi integrativi di anatomia microscopica, di miologia e di angiologia.
Nell'ottobre del 1933, con voto unanime della commissione esaminatrice, l'A. conseguì la libera docenza in anatomia umana normale. Nello stesso anno inoltre otteneva a pieni voti e con la lode il diploma di specializzazione in radiologia medica.
A partire dall'anno accademico 1936-37 la facoltà di medicina e chirurgia dell'università di Roma decise di affidargli l'incarico dell'insegnamento ufficiale di istologia ed embriologia generale, incarico confermato per tutti gli anni accademici successivi; nel medesimo anno accademico fu inoltre promosso aiuto di ruolo presso la cattedra di anatomia umana normale.
Negli anni 1937 e 1938, avendo vinto per due volte una borsa di studio ministeriale per la Germania, si recò a Berlino per frequentarvi l'Istituto anatomico-biologico diretto da H. Stieve, il quale da poco aveva avuto occasione di osservare alcuni embrioni umani subito dopo l'impianto e aveva descritto per la prima volta lo stadio della blastocisti dell'uomo. In questo istituto ebbe modo di approfondire le proprie cognizioni di embriologia umana e di porre le basi di quelle conoscenze che gli valsero, negli anni a seguire, la fama di uno dei migliori embriologi italiani.
Nel 1939, usufruendo di un'altra borsa di studio ministeriale, si recò a Monaco di Baviera, per frequentarvi l'Istituto di anatomia comparata.
Durante tutti questi anni egli ebbe modo di compiere numerose ricerche nel campo dell'anatomia macroscopica e microscopica e in quello dell'embriologia e dell'organogenesi umana, ricerche che furono oggetto di numerose pubblicazioni, fra le quali si ricordano quelle relative allo studio e alla funzione del legamento adiposo del ginocchio (Contributo alla conoscenza del legamento adiposo del ginocchio, in Ricerche di morfologia, IX [1930], pp. 245-261), alla struttura delle radici del tronco e dei rami terminali della vena porta (La struttura della vena porta, delle sue radici e dei suoi rami terminali nell'uomo con particolare riguardo al tessuto muscolare liscio, ibid., XII [1932], pp. 299-319), alla struttura e all'origine dei gangli spinali nell'uomo (Differenze strutturali fra i vari gangli spinali nell'uomo, in Boll. della Soc. ital. di biol. sper., XIV [1939], pp. 128-130; Indagini istologiche sui gangli spinali nell'uomo, in Ricerche di morfologia, XVII [1939], pp. 253-370) e i lavori sulla struttura della ghiandola tiroide e della mucosa vescicale (Sulla questione dell'esistenza di ghiandole nella mucosa della vescica urinaria dell'uomo. Ricerche sullo sviluppo della mucosa vescicale, ibid., XVI [1938], pp. 243-264; Sullo sviluppo della mucosa della vescica urinaria nell'uomo, in Boll. della Soc. ital. di biol. sper., XIII [1938], pp. 432 s.; Sulla presenza di ghiandole nella mucosa della vescica urinaria dell'uomo, in Monit. zool. ital., XLIX [1938], suppl., pp. 133-136; Sulla morfologia e struttura del nucleo dell'epitelio tiroideo umano, in Boll. della Soc. ital. di biol. sper., XIV [1939], pp. 534 s.; Intorno alla struttura della tiroide umana. Ricerche sulla popolazione romana, ibid., pp. 632-634; Ricerche istologiche sulla ghiandola tiroide. Variazioni del quadro strutturale in rapporto all'età, in Ricerche di morfologia, XVIII [1940], pp. 459-507). Di interesse forse maggiore appaiono le ricerche nel campo dell'embriologia e organogenesi, iniziate in quegli anni e proseguite negli anni successivi, relative all'influenza dell'ambiente esterno sullo sviluppo embrionale negli Anfibi (Alcuni aspetti della influenza delle soluzioni saline sullo sviluppo delle uova di Amblystoma, in Boll. della Soc. ital. di biol. sper., XIV [1939]1, pp. 195-198; Ambiente esterno e sviluppo del germe. L'azione delle soluzioni saline sullo sviluppo delle uova di Amblystoma, in Ricerche di morfologia, XVIII [1940], pp. 321-458; Sull'azione dell'alfa-dinitro-fenolo sullo sviluppo delle uova e delle larve di anfibi, in Boll. della Soc. ital. di biol. sper., XVI [1941] pp. 663-666; Lo sviluppo delle uova e delle larve di anfibi nelle soluzioni diluite di alfa-dinitro-fenolo, ibid., XVII [1942], pp. 61 s.) e alle origini delle vene grande azigos e emiazigos nell'uomo (Osservazioni intorno alle origini delle vene grande azigos ed emiazigos nell'uomo, in Ricerche di morfologia, XI [1931], pp. 309-327; Sul valore embriologico della radice mediale delle vene azigos ed emiazigos, in Boll. della Soc. ital. di biol. sper., XV [1940], pp. 690-693; Über die Verbindung zwischen dem oberen und unteren Hohlvenensystem im Hinblick auf die laterale Wurzel der Vena azigos und der Vena hemiazigos, in Anatomischer Anzeiger, XCII [1942], pp. 233 ss.).
Le vicende della guerra interruppero la carriera dell'A. che, impossibilitato a partecipare direttamente al conflitto da una grave menomazione dell'apparato visivo, complicanza di una grave forma di difterite riportata nella fanciullezza, seguitò tuttavia a frequentare l'istituto di anatomia.
Nel 1946 risultò vincitore del concorso per la cattedra di anatomia umana normale e, chiamato all'università di Perugia dalla facoltà di medicina e chirurgia, dal 1947-48 fu professore di ruolo di anatomia umana normale, pur continuando a mantenere l'incarico di istologia ed embriologia generale presso l'università di Roma. Divenuto direttore dell'istituto di anatomia umana di Perugia, l'A., con l'aiuto dei suoi assistenti F. Sorcetti, A. Lucheroni e M. Magnini, provvide a rinnovarlo e ad ampliarlo, dotandolo di più moderne attrezzature per lo studio e la conservazione dei cadaveri, di microscopi e di attrezzature varie, indispensabili alle moderne attività didattiche e di ricerca. Negli anni successivi si fece inoltre promotore presso le autorità accademiche della richiesta di una nuova e più ampia sede per l'istituto stesso.
A questo periodo risale tutta una serie di pubblicazioni scientifiche volte ad approfondire lo studio di problemi di notevole interesse anatomico ed embriologico: l'origine embrionale, la fine struttura e la funzione delle fibrocellule muscolari lisce (Sulla istogenesi del tessuto muscolare liscio, in Boll. della Soc. ital. di biol. sper., XVII [1942], pp. 122-125; Sull'origine delle fibrocellule muscolari lisce, ibid., XX [1945], pp. 12-18; Le anastomosi tra le fibrocellule muscolari lisce, ibid., pp. 32-37; Sulla forma e sulle connessioni reciproche delle fibrocellule muscolari lisce, in Pont. Acad. scientiarum, IX [1946], pp. 251-258; Processi istogenetici e caratteristiche istologiche delle fibrocellule muscolari lisce, in Ricerche di morfologia, XXII [1946], pp. 7-48; Sulle connessioni tra le fibrocellule muscolari lisce, in Monit. zool. ital., LVI [1947], suppl., pp. 247-249); la polarità delle cellule dell'organo dello smalto, argomento praticamente nuovo per quei tempi (Intorno all'origine ed al significato della polpa dell'organo dello smalto, in Ricerche di morfologia, XX [1944], pp. 167-181; Sulla polarità degli ameloblasti durante il processo di formazione dello smalto, in Monit. zool. ital., LVII [1948], suppl., pp. 191-194; Sulla inversione della polarità degli ameloblasti, in Boll. della Soc. ital. di biol. sper., XXIV [1949], pp. 52-60; Sulla istogenesi dell'organo dello smalto, in Ricerche di morfologia, XXV [1955], pp. 17-24; Membrana basale e polarità degli ameloblasti, in Atti dell'Acc. med. chir. di Perugia, II (1950-5 i), pp. 36-40; Il significato della membrana basale in rapporto alla polarità degli ameloblasti, in Monit. zool. ital., LIX [1950], suppl., pp. 83-85), la dettagliata descrizione dello sviluppo e della evoluzione del sacco vitellino nell'uomo (Intorno al significato del cordone del sacco vitellino nell'embrione umano, in Boll. della Soc. ital. di biol. sper., XXV [1949], pp. 1103-1106; Le prime fasi di sviluppo dell'embrione umano secondo gli studi più recenti, in Riv. di biol., XLI [1949], pp. 227-236).
Nel 1962 fu chiamato per trasferimento dalla facoltà di medicina e chirurgia dell'università di Roma a ricoprire il ruolo di professore ordinario di istologia ed embriologia generale, insegnamento del quale aveva conservato l'incarico per tutti gli anni precedenti. Egli mantenne ancora per l'anno accademico 1962-63, a Perugia, l'incarico dell'insegnamento dell'anatomia umana. A Roma, coadiuvato dai suoi assistenti P. Ronzoni e G. Aghemo, continuò a svolgere la sua attività didattica e scientifica, in particolare proseguendo una serie di ricerche sulla morfologia e la funzione dell'articolazione del ginocchio, sui rapporti degli apici polmonari e sullo sviluppo e sull'evoluzione del seno uro-genitale in rapporto alla formazione dell'uretra e della vescica nell'uomo. Fuori ruolo dal 1967, continuò la sua attività come membro di varie commissioni di laurea in medicina e chirurgia e come presidente delle commissioni di abilitazione professionale, e fu nominato professore emerito. Membro di varie società scientifiche italiane e straniere, fu attivo fino agli ultimi giorni della sua vita.
Colpito da un male incurabile, morì suicida a Roma il 16 apr. 1976.
Bibl.: V. Virno, Commemoraz. del prof. G. A., in Atti della Acc. Lancisiana diRoma, XXI (1977), n. I, pp. 82-86; A. Lucheroni, Commemoraz. del socio prof. A., in Atti della Soc. ital. di anatomia, XXXIII conv. naz., Catania 22-25 sett. 1976, Firenze 1978, pp. 24 s.