BAMBINI, Giacomo
Nato a Ferrara, probabilmente nel 1582, fu dapprima allievo del pittore concittadino Domenico Monio. Alla morte del maestro, avvenuta nel 1602, si recò, secondo la tradizione, a Parma per completare la propria formazione, ma non vi è traccia di questo soggiorno nelle opere del pittore. La sua cultura si risolve infatti nell'ambito della tradizione ferrarese: dal Dosso allo Scarsellino, al Bononi, con risultati sempre mediocri, talvolta affini a quelli del Monio e del Cromer, coi quali fu spesso in stretta contiguità di lavoro.
Nel 1616 aprì a Ferrara insieme a Giulio Cromer, una scuola di nudo. In questa città morì il 5 dic. 1629.
Delle numerose opere lasciate a Ferrara e citate dalle fonti sono attualmente reperibili: chiesa di S. Francesca Romana, Madonna col Bambino, s. Bernardo Tolomei ed alcuni santi olivetani;chiesa del Gesù, S. Ignazio;chiesa di S. Giovanni Battista, La Madonna di Reggio con s. Carlo Borromeo;chiesa di S. Giuliano, S. Giuliano (terminato da Giulio Cromer); chiesa delle Stimmate, Assunta con s. Carlo Borromeo e S. Francesco Saverio; S. Francesco Saverio;chiesa di Santa Maria in Vado, Ascensione (copia dal Garofalo); Istituto Maternità ed Infanzia, S. Margherita (copia dall'Ortolano); Pinacoteca, SS. Nicola, Lodovico e Francesco.
Fonti e Bibl.: A. Superbi, Apparato degli huomini illustri della città di Ferrara,Ferrara 1620, p. 128; A. Faustini, Aggiunta alle Historie del sig. Gasparo Sardi, Ferrara 1646, V, p. 44; A. Borsetti, Supplemento al Compendio historico del signor D. Marc'Antonio Guarini, Ferrara 1670, pp. 50, 112, 218, 240, 259, 260, 261, 262; Bologna, Bibl. Com. dell'Archiginnasio, C. Brisighella, Descrizione delle pitture e sculture... della città di Ferrara... sino all'anno 1704 [1706], ms. B. 175, cc. 9, 11, 13, 53, 82, 83, 89 s., 110, 111, 164, 175, 177, 178, 180, 183, 217, 255, 257, 264, 273, 305, 309; Ibid., G. Baruffaldi, Descrizione delle pitture e sculture... di Ferrara [1735] (appendice della Descrizione del Brisigliella), ibid., C. 401; F. Borsetti, Historia Almi Ferrariae Gymnasii,Ferrara 1735, II, p. 434; C. Barotti, Pitture e scolture... di Ferrara, Ferrara 1770, pp. 20, 41, 43, 44, 47, 54, 65, 66, 76, 83, 98, 103, 104, 105, 106, 108, 109, 138, 142, 152, 165: 167, 195; A. Scalabrini, Memorie istoriche delle chiese di Ferrara.... Ferrara 1773, pp. 8 s., 15, 26, 27, 57, 66, 70, 72, 85, 97, 128, 134, 137, 154, 168, 236; C. Cittadella, Catalogo ístorico de i pittori e scultori ferraresi...,Ferrara 1783, III, pp. 1-16; A. Frizzi, Guida del forestiere per la città di Ferrara,Ferrara 1787, pp. 61, 97, III. L. Lanzi, Storia pittorica della Italia, Bassano 1795-96, III, pp. 249 s.; p. Zani, Encicl. metodica... delle Belle Arti, Parma 1820, I, 3, p. 49; F. Avventi, Il servitore di piazza. Guida per Ferrara, Ferrara 1838, pp. 110, 165, 191, 217, 219, 242, 259; C. Laderchi, Descrizione della Quadreria Costabili, III, Ferrara 1841, pp. 3 s.; G. Baruffaldi, Vite de' Pittori e scultori ferraresi,nFerrara 1846, II, pp. 24-30, 540; A. Frizzi, Memorie per la storia di Ferrara, con aggiunte del conte avv. Camillo Laderchi, Ferrara 1846, V, pp. 429 s.; C. Laderchi, La Pittura ferrarese, Ferrara 1856, pp. 139 s.; G. Fei, Catal. dei quadri esistenti nella pinac. comunale di Ferrara..., Ferrara 1863, p. 8; L. N. Cittadella, Notizie... relative a Ferrara, Ferrara 1868, II, p. 631; G. Campori, Raccolta di cataloghi ed inventari inediti dal sec. XIV al XIX, Modena 1870, pp. 113, 124, 128; A. Droghetti, Ancora dell'antica chiesa di S. Giuliano in Ferrara, in Arte e storia, XIV(1895), p. 188; G. Medri, Ferrara brevemente illustrata nei suoi Principali monumenti, Ferrara 1933, pp. 54, 83, 97, 120, 226; G. Righini, La chiesa di S. Giovanni Battista in Ferrara, Ferrara 1938, pp. 43 s.; G. Frabetti, La "S. Cecilia" di Raffaello e alcune conseguenze ferraresi, in Emporium, LX (1954), p. 218; J. Meyer, KünstlerLexikon, II, p.666; U. Thierne-F. Becker, Künstler-Lexikon, II, pp. 432 s.