MESSEDAGLIA, Giacomo Bartolomeo
Soldato, viaggiatore e cartografo, di famiglia veronese, nato a Venezia il 15 maggio 1846, morto a Pisa il 2 giugno 1893: Soldato sin dall'adolescenza, prese parte, con il grado di sergente, alla campagna del 1866. Lasciato (1869) l'esercito italiano, si recò in Oriente, trattenendosi alcuni anni in Celesiria, addetto, come aiutante ingegnere, a lavori di strade e di ponti, e a scavi archeologici. Passato (1876) al Cairo, fu assunto presso lo stato maggiore dell'esercito egiziano, e incaricato della redazione d'una grande carta dell'Egitto e dei suoi possedimenti, di cui non fu stampata, nel 1879, che una parte (provincie equatoriali), in 4 fogli. Nel 1878 divenne collaboratoie del Gordon nel Sudan. Nominato prima mudīr di Dara (1879), e, dopo pochi mesi, governatore del Dārfūr, si distinse, coadiuvato da Francesco Emiliani, in varie operazioni di guerra (anche in collaborazione col Gessi); esplorò parte del paese, spingendosi sino al Gebel Si e verso la frontiera del Wadāi; riordinò l'amministrazione, promosse la costruzione di strade, ecc. Ingiustamente accusato e perseguitato, dovette riparare al Cairo (1880), dove lo aspettava una trionfale assoluzione (1881). Scoppiata la rivolta del Mahdī, rientrò, colonnello, nell'esercito, e rese eminenti servigi agli Anglo-Egiziani, sia nel Sudan orientale (fu ferito ad Ander-teb), sia nella valle del Nilo. Lasciato il servizio attivo, si ridusse al Cairo, e, stabilitosi definitivamente in Italia nel 1891, morì a Pisa, a 47 anni, due anni dopo.
Messedaglia bey pubblicò notevoli corrispondenze nell'Esploratore (1879, 1880), e in un quotidiano di Roma, La Riforma (dal 1881 in poi). Altri suoi scritti sono: La Celesiria, nell'Esploratore, 1879-1880 (con carta); Necrologia di Francesco Emiliani, ibidem, 1882; Il colonnello Stewart, La battaglia di Ander-teb, ecc., ibidem, 1885; Diario storico-militare delle rivolte al Sudan. ecc., Alessandria d'Egitto 1886 (con due grandi carte); Le Dar-For pendant la gestion du feu général Gordon-Pacha, in Bull. de la Soc. khédiviale de géographie, Cairo 1888. Lasciò preziosi documenti inediti (lettere del Gordon, ecc.), ma una sua ampia raccolta di memorie sulla sua vita africana e sul mahdismo, ecc., per suo volere consegnata, lui morto, a Gaetano Casati per la pubblicazione, andò disgraziatamente smarrita.
Bibl.: R. Almagià, in l'opera degli italiani p. la conoscenza dell'Egitto, ecc., Roma 1926, p. 178.