BONA, Giacomo (Jakov Bunić)
Letterato, nato nel 1469 da nobile famiglia di Ragusa e morto nel 1543. Studiò a Padova e a Bologna, ove da giovane pubblicò il poema epico De raptu Cerberi. Esercitando il commercio viaggiò gran parte d'Europa e l'Oriente, che più tardi descrisse nella sua opera principale. Di ritorno nella sua città prese parte alla vita politica, sostenendo tutte le cariche spettanti ai patrizî fino a quella di rettore. Nel 1513 venne scelto oratore ufficiale nella legazione che doveva recare a Leone X il saluto della repubblica, e in quest'occasione dedicava al nuovo pontefice il suo poema giovanile cambiandone il titolo in senso più cristiano: Sub figura Herculis Christi praeludium. Un'altra volta lo troviamo a Roma nel 1526 per dare alle stampe il poema De vita et gestis Christi dedicato a Clemente VII. Per quest'opera, ingiustamente dimenticata, il Bona appartiene a quella schiera di umanisti che in mezzo al mondo paganizzato dal Rinascimento portano un'intonazione di fervida cristianità.
Bibl.: Sulla vita: S. Razzi, Storia di Raugia, Lucca 1595, p. 129; S. Dolci, Fasti letterario-ragusini, Venezia 1767; F. M. Appendini, Notizie istorico-critiche sulle antichità, storia e letteratura dei Ragusei, II, Ragusa 1802, pp. 131-132; S. Gliubich, Dizionario degli uomini illustri della Dalmazia, Vienna 1856. Sulle opere: Gj. Körbler, Jakov Bunić Dubrovćanin, latinski pjesnik (G. B. raguseo, poeta latino), in Rad, CLXXX (1910); V. Zabughin, Storia del Rinascimento Cristiano in Italia, Milano 1924, pp. 236-238 (cfr. su questi due ultimi lavori A. Selem, in Atti e Memorie della Società dalmata di Storia patria, I, [1926], p. 239).