Chimico italiano (Trieste 1857 - Bologna 1922); laureatosi (1880) in scienze naturali in Germania, divenne assistente di S. Cannizzaro a Roma; prof. di chimica prima a Padova (1887) e poi a Bologna (1889), dove fondò una validissima scuola di chimica (A. Angeli, G. Bruni e molti altri). A lui si devono le ricerche fondamentali sulla chimica del pirrolo: in partic., la preparazione di diversi derivati (pirrolidina, iodolo, ecc.), la trasformazione dell'anello pirrolico a 5 termini in quello piridinico a 6, lo studio di reazioni di trasposizione radicalica e di apertura dell'anello; le sue ipotesi sulla presenza di derivati pirrolici nelle proteine aprirono la strada alla sintesi dell'emina. Le conoscenze di fisiologia vegetale lo condussero a interessanti ricerche sulle reazioni fotochimiche a decorso lento (preparazione di dichetoni, dell'acido nitrosobenzoico, ecc.). Si dedicò anche allo studio di molte essenze naturali (anice, chiodi di garofano, ecc.) e a ricerche fitochimiche sulla biosintesi degli alcaloidi (per es., sui fattori che influenzano la produzione di nicotina nel tabacco). Socio nazionale dei Lincei (1893) e senatore del regno (1910).