DIASSORINO, Giacomo (Διασσωρίνος o Διασσωρινός, 'Ιόκωβος)
Dotto amanuense greco del sec. XVI, nativo di Rodi. Dopo breve soggiorno a Chio e a Venezia dal 1545 al 1555 circa attese con C. Paleocapa a copiare manoscritti e a preparare con A. Vergezio il catalogo dei codici greci della biblioteca regia di Fontainebleau. Dopo aver comandato uno squadrone di cavalleria greca nell'esercito di Carlo V in Italia e in Francia, si ritirò in patria, aprendo una scuola a Nicosia (1562). Poco dopo fu condannato a morte come istigatore d'una congiura per cacciare i Veneziani da Cipro. Oltre che copista di molti codici, disseminati in diverse biblioteche, D. è autore di tre falsificazioni, che per lungo tempo furono ritenute opere antiche: Dei metri poetici di Dracone (ed. G. Hermann, Lipsia 1812), Degli accenti di Arcadio (ed. E. H. Barker, Lipsia 1820) e il Lessico di Filemone (ed. F. Osann, Berlino 1821).
Bibl.: E. Legrand, Bibliographie hellénique, I, Parigi 1885, pp. 296-302; Vogel-Gardthausen, Die griechischen Schreiber, Lipsia 1909, pp. 152-154; L. Cohn, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V, col. 347 seg.