Scultore (Genova 1630 - ivi 1702). Dapprima ebanista, fu poi allievo di Bernini per sei anni (1655-61). Tra i maggiori esponenti della scultura barocca genovese, tra il 1661 e il 1677 scolpì statue di soggetto mitologico per il Palazzo Reale di Genova (1661-67), una Vergine con il Bambino per la chiesa di S. Carlo (1675 circa) e il monumentale Battista in S. Maria di Carignano (1677), fondendo con cadenze leggere e fantasiose gli influssi della scuola romana agli eleganti ritmi diffusi da P. Puget. Presente anche a Venezia (sepolcro di F. Morosini, 1678, S. Niccolò da Tolentino) e a Padova (Deposizione, 1686, S. Giustina; cappella del Tesoro, su suoi progetti, 1689, Basilica del Santo), nel 1690 tornò a Genova dove fu particolarmente attivo (Immacolata, 1699, Genova, S. Luca; ecc.). n I figli Domenico (Genova 1668 - ivi 1740) e Giovanni Battista (Genova 1674 - Milano 1730) furono pittori e scultori; il primo è uno dei più notevoli decoratori di Genova (affreschi nella galleria del Palazzo Reale).